Due premi alla Toscana per l’impegno sul fronte della sicurezza sul lavoro: in edilizia e in agricoltura. Nell’ambito della VII edizione di “Inform@zione“, rassegna/concorso nazionale dei prodotti per l’informazione e la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro, organizzata biennalmente dall’assessorato alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, la Asl di Modena, l’Ispesl e la direzione regionale Inail dell’Emilia Romagna, la Toscana ha ricevuto il premio speciale per “Sicuro non cado”, la campagna di comunicazione contro le cadute dall’alto nelle costruzioni, e il premio per la categoria opuscolo/dépliant/poster per l’opuscolo “Le regole indispensabili per l’uso in sicurezza delle macchine agricole”.


Informazione – La partecipazione alla rassegna/concorso era aperta a manuali , libri, opuscoli, dépliant, poster, video, cd rom, dvd ed ogni altro prodotto utile alla informazione ed alla formazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro e vi possono partecipare le aziende sanitarie, gli enti pubblici e privati, le istituzioni, gli editori, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, le società/enti di formazione, le imprese, i consulenti e tutti coloro che producono materiali a carattere informativo o formativo per la salute e la sicurezza sul lavoro.


Daniela Scaramuccia – “I premi dati alla campagna e all’opuscolo realizzati dalla Toscana – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – sono un riconoscimento dell’impegno profuso dalla Regione perché la sicurezza sul lavoro diventi una realtà concreta e non un obiettivo ancora lontano. Per la sicurezza sul lavoro, la Toscana ha fatto molto, sia sotto il profilo normativo che degli investimenti. In particolare nel settore dell’edilizia, quello in cui si registrano i tassi di infortuni più preoccupanti, è importante che si diffonda, tra i datori di lavoro e i lavoratori, una cultura della sicurezza. Campagne come “Sicuro non cado” contribuiscono senz’altro a diffondere e radicare questa cultura”.


Firenze