FIRENZE – La campanella è suonata stamani per 450mila studenti toscani. “La scuola non è una palestra di addestramento al lavoro ma alla cittadinanza”, ha detto l’assessore regionale Alessandra Nardini nel messaggio rivolto agli alunni.

Oltre il 15% è di stanza a Firenze. La scuola che riparte ha sempre il nodo insegnanti. Nonostante il ministero abbia autorizzato 45 mila assunzioni a livello nazionale, le operazioni procedono a rilento. In Toscana dei 2.367 posti assegnati, su 3.549 disponibilità, al 2 settembre risultano assunti soltanto 1.413 docenti, pari a meno del 60%. Se invece prendiamo il dato di chi ce l’ha fatta, nei due turni di graduatorie provinciali supplenze sono stati assegnati 15.314 contratti a tempo determinato, pari a più di 10 volte il contingente assunto, con un aumento di 1.168 precari rispetto all’anno precedente.

Non è andata meglio al personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici e funzionari Elevata qualificazione). Sono stati assunti 139 amministrativi su 403 disponibilità, 39 tecnici su 205 disponibilità, 463 collaboratori scolastici su 1.463 e 79 posti concessi su 154 per l’elevata qualificazione. Un totale di 620 assunzioni su 2.081 posti disponibili. Inoltre l’Ufficio scolastico regionale Toscana ha autorizzato 1.012 supplenti ATA in deroga. Un numero che andrebbe raddoppiato per assicurare la sicurezza nelle scuole e per distribuire l’enorme carico di lavoro delle segreterie scolastiche.

Se questi dati non fanno sorridere, un motivo per guardare il bicchiere mezzo pieno c’è per tutti: docenti e studenti. L’anno che è appena iniziato, sarà ottimo dal punto di vista delle festività, che non cadranno mai di sabato o di domenica, permettendo giorni di riposo extra.

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