Un prestito per assicurare gli stipendi per dodici mesi, a patto di non tagliare nemmeno un posto di lavoro per un anno. Le piccole e medie aziende toscane in momentanea difficoltà, a corto di liquidi ma tutto sommato in buona salute e, come si dice in gergo, con “buoni fondamentali”, potranno richiedere il finanziamento in banca. A garantirlo, gratuitamente, ci penserà la Regione attraverso Fidi Toscana, la finanziaria di cui detiene il 40 per cento di azioni. In Italia è il primo provvedimento del genere. L’accordo con le banche c’è già.


In un anno prestiti per 576 milioni – Finora la Regione Toscana aveva riposto alla crisi garantendo alle imprese prestiti per far fronte ad una carenza di liquidità dovuta ad investimenti fatti negli ultimi tre anni, per acquistare nuove scorte, per trasformare debiti da breve a medio o lungo termine, per estinguere prestiti , più onerosi, accesi in passato ma anche per nuovi investimenti. Con i 60 milioni messi in campo dalla Regione da febbraio dell’anno scorso – e capaci di garantire finanziamenti per oltre un miliardo di euro – sono già stati autorizzati prestiti per 576 milioni, di cui beneficeranno 2844 imprese, e tra 450 e 500 milioni quelli già erogati dalle banche. Complessivamente sono 4721 le aziende, per 1 miliardo e 150 milioni, che hanno avanzato una richiesta: la maggior pa rte, tre su cinque, in cerca di di liquidità. Tuttora negli uffici di Fidi Toscana arrivano tra le 120 e le 150 richieste al mese.


Finanziamenti più facili – Con il nuovo intervento le possibilità di richiedere un prestito crescono e ottenere un finanziamento sarà anche più facile. In questo caso non varrà infatti il tetto del 5%, oltre il quale la garanzia finora non poteva essere concessa, calcolato sul rapporto tra oneri finanziari e fatturato. L’unico requisito particolare da rispettare riguarda le imprese orafe, che dovranno possedere (e dimostrare) un indice di rotazione del magazzino non inferiore a quattro. vale a dire evitare che le giacenze del metallo prezioso rimangano troppo a lungo in magazzino.


Garanzie fino a 500 mila euro – L’unico altro limite rimane quello dei 500 mila euro di garanzia per ciascuna azienda, pari ad un finanziamento di 625 mila euro. La garanzia gratuita offerta da Regione e Fidi Toscana non potrà coprire prestiti di importi superiori. Se un’impresa ha già chiesto un finanziamento, per acquistare magari nuove scorte o per un investimento, si conteggeranno i residui. Oltre i 625 mila euro, l’azienda dovrà produrre alle banche ulteriori garanzie.


Stop ai licenziamenti – Per ottenere il prestito per pagare gli stipendi fino ad un anno le aziende dovranno impegnarsi a mantenere stabili i livelli occupazionali. Per far questo dovranno firmare un accordo con le rappresentanze sindacali. Il finanziamento non sarà comunque erogato all’azienda in un’unica soluzione ma sarà messo a disposizione dell’impresa mese dopo mese per pagare salari e contributi.


Finanziamenti rimborsabili da 5 a 7 anni – Il prestito potrà essere rimborsato da 60 a 84 mesi. Le aziende dovranno pagare agli istituti di credito gli interessi dovuti. Ma i tassi saranno particolarmente vantaggiosi, con spread massimi che potranno arrivare, a seconda della classi di merito dell’azienda, a 0,9 o l’1,7 per cento, da sommarsi agli indici Euribor e Irs, a seconda che il prestito sia a tasso fissi o variabile e che in questo momento sono particolarmente bassi. Per un prestito a tasso variabile gli interessi, oggi, oscillerebbero tra l’1,6 e i l2,4 per cento: tra 3,5 e 4,3 a tasso fisso, in cinque anni.


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