ROSSI2Il Museo dell’oro si farà. Dopo tante finte partenze, questa sembra davvero essere la volta buona. La Regione Toscana è disponibile a dare il suo sostegno, e il suo contributo, alla realizzazione del Museo dell’Oro di Arezzo. Ad annunciarlo è stato proprio il governatore Enrico Rossi, l’ospite d’eccezione della seconda edizione della Borsa Mercato Lavoro, organizzata oggi da Ascom ad Arezzo Fiere e Congressi.

Museo dell’Oro, «Regione disponibile a dare il suo contributo» L’annuncio del governatore Rossi è arrivato a chiusura del convegno dal titolo “Turismo ed emozioni: dalla creazione di un team vincente alla cura della web reputation”. Il presidente ha direttamente chiamato in causa l’amministrazione della città: «Tra le tante emozioni che fanno grande il marchio della Toscana, una è proprio di Arezzo: l’oro e il Museo dell’oro. Noi vorremmo realizzarlo insieme al Comune di Arezzo. È arrivato il momento. Mi è capitato di visitare i vostri depositi e ho provato una grande emozione. Forse voi vi siete abituati troppo a tutta questa bellezza e non vi emoziona più. Ma vi assicuro, vedere l’oro così ben lavorato, l’evoluzione di quest’arte nel tempo, lascia un segno. La Regione è disponibile a dare il suo contributo e a realizzare insieme al Comune di Arezzo il Museo dell’Oro. Questo per far arricchire  il marchio della Toscana e far sì che il turismo cresca, si espanda oltre le città d’arte – dove è fin troppo concentrato – e dia lavoro ai nostri giovani». Il nuovo Museo dell’Oro potrebbe, quindi, diventare quella «esperienza emozionale in più per chi visita la Toscana e un’opportunità per i turisti di conoscere altre realtà oltre alle città d’arte» come auspicato dal governatore.

ROSSI«Bene il jobs Act ma bisogna far funzionare i centri per l’impiego» In tema di turismo, lavoro e giovani il presidente Rossi ha parlato di tutta la Toscana, non tralasciando l’importanza del Jobs Act: «Se collego l’emozione al marchio della Toscana, devo chiedermi: perché è un marchio così noto nel mondo? Perché la Toscana produce emozioni. Se vogliamo guardare al nostro futuro dobbiamo far sì che la Toscana conservi le emozioni. Andando nel concreto, devo dire che in Italia  si deve fare i conti con dei grossi problemi occupazionali. È sotto gli occhi di tutti la fuga dei nostri giovani, anche dalla Toscana. Manca la capacità di mettere in raccordo l’offerta e la domanda di lavoro. Il Jobs Act va bene per tanti aspetti, ma bisognerebbe far funzionare di più i centri per l’impiego».

260 milioni di euro in arrivo per la banda larga «Abbiamo appena firmato un accordo molto importante con il Governo. Stiamo per investire 260milioni di euro nella banda larga. Metà provengo dalla Regione Toscana, metà dal Governo. Stiamo per fare un bel salto in avanti. Ma non sarà valso a nulla se non faremo scendere in campo la generazione digitale. Se non daremo spazio e impiego ai giovani della Toscana non ci sarà progresso, nemmeno se si investe il doppio».

«Banca Etruria, la Regione a disposizione dei risparmiatori che si sono fidati» Incalzato dalla stampa sulla vicenda Banca Etruria il governatore Rossi ha dichiarato: «Nuova Banca Etruria è la banca più sana e solida che ci sia. Volevo simbolicamente aprire un conto corrente nella nuova banca. Perché è affidabilissima e riparte da zero. Allo stesso tempo, in Regione Toscana ci siamo messi a disposizione di quei risparmiatori che si sono fidati e che è giusto abbiano un ritorno economico adeguato. Abbiamo anche suggerito al commissario Cantone alcune strategie, perché non può fare tutto Cantone da solo. Ci auguriamo che vengano istituite delle commissioni specifiche in grado di analizzare i singoli casi. Ci sono tante persone di Banca Italia che in questo senso potrebbero fare un lavoro preparatorio, snellire e togliere dalle pressioni e dalle sofferenze questa partita».