depardieu«Se fosse per me vivrei metà dell’anno in Francia e l’altra metà qui in Toscana. La considero casa mia questo posto perchè ho bellissimi ricordi. Con mia moglie abbiamo una tenuta in Chianti e ci torniamo appena possiamo. Spero presto di girare un film qui perchè secondo me il cinema si esalta in queste terre e con questi panorami. Sono rinato negli anni ’70 con Bertolucci, che mi ha dato una seconda vita cinematografica e quindi sarò sempre grato a questo Paese e a questi posti, come Firenze». Vengono i brividi ad ascoltare certe frasi pronunciate da una vera leggenda del cinema mondiale come Gerard Depardieu, a Firenze per presentare l’ultimo film che lo vede protagonista, ‘Tour de france’, una storia di sentimenti ma anche di amicizia e di forte impatto emotivo, dove il contrasto fra generazioni emerge soprattutto grazie ai dialoghi sempre molto fitti costruiti dal regista, Rachid Djaidani..

Toscana mon amour «Lo ha dimostrato tante produzioni internazionali che sono venute a girare a Firenze ma anche ad Arezzo e Siena: qui si può fare cinema di qualità e soprattutto avere un’accoglienza davvero calorosa-ha aggiunto Depardieu– Ho firmato autografi e fatto foto con i fan neanche mi trovassi nella mia Châteauroux. E poi passeggiare lungo l’Arno, mangiare ottimo cinema, trovare giornate di sole che mi hanno fatto sentire piu’ un turista che una persona che deve promuovere un film». Depardieu nel corso della chiacchierata con la stampa ha ribadito il suo amore per il cinema e soprattutto per il mondo dello spettacolo. «Mi diverto ancora molto e la passione è sempre cresciuta, mai diminuita, specie perchè mi immergo nei copioni e so che posso dare ancora molto a questo mondo-ha proseguito Depardieu– Il cinema italiano? Ci sono tanti maestri in questo Paese, ha avuto influenza su tutto il mondo. Qui si rispetta l’attore, e soprattutto lo si ama come dovrebbe essere amato chi cerca di trasmettere sentimenti attraverso un’arte che è unica, e che non morirà. Ho detto che aspetto il film giusto per tornare a girare qui e chissà che non capiti magari con il mio amico Roberto Benigni. Sarebbe bellissimo perchè so che lui ama girare nella sua Toscana».