In questa calda estate di docce gelate per raccogliere fondi in favore della ricerca per la Sla, la Toscana senza gavettoni online rilancia e rafforza le politiche sanitarie di assistenza e sostegno ai malati di Sla e alle loro famiglie con un aumento delle risorse da destinare alla spesa annuale: da 3 a 5,7 mln di euro.
Servizio di assistenza domiciliare specializzato in tutte le Asl toscane La decisione della giunta regionale è quella di portare da 1500 euro a 1650 euro (a partire da ottobre) il contributo massimo per servizi domiciliari e care givers (anche nel caso sia uno dei familiari del malato). Oggi ricevono questo contributo circa 180 pazienti, su una presenza totale in regione di oltre 400 malati. Per questa patologia la Toscana spende complessivamente poco più di 3 milioni l’anno, che passano ora a 5,7 milioni. L’obiettivo è quello di estendere in tutte le Asl della Toscana, a partire da esperienze già realizzate e secondo un modello organizzativo preciso, il servizio di assistenza domiciliare specializzato. «Chiederemo inoltre al Consiglio sanitario regionale, il nostro organismo formato da tecnici di ogni specializzazione, di studiare un modello di assistenza per tutte quelle malattie che si possono considerare, per i loro effetti, simili alla Sla – si legge in una nota della Regione – , patologie che rinchiudono nella prigione del loro corpo persone che mantengono pienamente la vigilanza e le facoltà intellettive. Infine istituiremo a questo scopo quattro borse di studio».