Un’intensa domenica di botte e risposta e di prese di posizione contro Massimo D’Alema, in seguito all’attacco al premier Matteo Renzi durante la convention della minoranza del Pd. La Toscana si è rivoltata contro le parole dell’ex presidente del Consiglio che ha definito il Pd come un «partito a forte conduzione personale e con un certo carico di arroganza». «Con primarie e europee ci hanno chiesto di rimettere in moto l’Italia – era stato il tweet di risposta dello stesso Renzi -. Lo facciamo pensando agli italiani,non alle correnti. Buona domenica». E intanto in Toscana si sollevavano i cori di dissenso per D’Alema.
Parrini e Gelli vs D’Alema È stato uno «spettacolo deprimente, che la comunità Pd non merita». Così, in un post su Facebook intitolato “D’Alema facce Tartan”, il deputato del Pd e segretario del partito in Toscana Dario Parrini ha commentato le parole dell’ex premier su Matteo Renzi. «Forte il sospetto – scrive Parrini – che D’Alema la butti in caciara contro Renzi perché da tempo tg e giornali lo citano solo se insulta il presidente del consiglio. D’Alema – conclude il post – ricorda un po’ Alberto Sordi alias Nando Mericoni in ‘Un giorno in pretura’ di Steno, quando i bambini gli gridano “America’ facce Tartan”. Ormai ci sono riunioni con un pezzetto di pubblico che vuole solo che D’Alema faccia Tarzan. E lui fa Tarzan. Spettacolo deprimente». Meno ironico ma comunque molto incisivo anche l’onorevole pisano Federico Gelli: «Menomale che è arrivato D’Alema a darci lezioni di arroganza. Lui che dell’arroganza ne ha fatto un modus operandi per anni portando la sinistra e il Partito laddove noi tutti sappiamo. Difficile accettare lezioni proprio da chi ha permesso e agevolato lo stallo del nostro Paese da oltre 20 anni. Da chi si oppone ad un Governo solo perché forse non ha avuto niente in cambio per appoggiarlo. Con D’Alema il Parito era al 25%. Non al 40%».