«Provo un amore sconfinato sia per Francesco come persona che come uomo di cinema». La dichiarazione d’amore arriva dall’attrice e amica personale di Francesco Nuti, Edy Angelillo lunedì sera a Prato per partecipare a “Buon compleanno Francesco Nuti”, ciclo di proiezioni cinematografiche che il giornalista Federico Berti, con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Prato, ha voluto per ricordare l’avventura davanti e dietro la macchina da presa dell’attore e regista, 60 anni il prossimo 17 maggio. Al Cinema Terminale di Prato oltre a Edy Angelillo, che ha incontrato Nuti prima della proiezione di “Madonna che silenzio c’è stasera”, era presente anche l’attrice Athina Cenci.
Angelillo: «Mi colpì la sua delicatezza» «E’ un qualcosa di cui mi vanto in carriera aver partecipato ad una sua opera – ha spiegato Angelillo – perché la sensibilità con cui mi ha cercato la ritengo unica e perché ancora oggi io vengo ricordata per essere stata una sua protagonista. Mi colpì fin dai nostri primi contatti la delicatezza con cui mi chiese di essere la sua musa nel film e poi anche la decisione nel seguire le riprese, la decisione con cui ha saputo far sviluppare la trama e la cura dei dettagli. Il mio essere qui a questa mostra non vuole essere un omaggio, come quelli che si fanno postumi alla scomparsa di un artista ma un ricordare a tutti cosa significhi per il panorama italiana un uomo come Francesco Nuti». Seppur senza voler entrare nello specifico della malattia che non permette una perfetta deambulazione a Nuti, Edy Angelillo ha voluto incoraggiare l’attore fiorentino. «E’ un combattente, sono certa che anche se sarà una battaglia lunga, non sarà solo – ha aggiunto la classe ’61 veneziana – spero ci possa essere sempre più spazio in tv e sui media ad eventi come questi perché quando una persona è in difficoltà non bisogna scoraggiarsi ma anzi creare un aiuto anche con la memoria».
«L’attualità del cinema di Nuti è la miglior eredità per il nostro Paese» Ad assistere alla proiezione una folla autentica con mescolamento di sensazioni alla proiezione del film, visto la capacità di Nuti, con i suoi film ancora molto attuali, di aver saputo mischiare nei suoi lungometraggi comicità e riflessione. «Non so se mi convenga dirlo ma certo è che ai giorni d’oggi sono pochissimi i registi e gli attori di scena che riescono con autenticità a raccontare l’uomo moderno, nelle sue difficoltà e nei suoi pregi – ha concluso Angelillo – L’attualità del cinema di Nuti è penso la miglior eredità per il nostro Paese. Sono felice di essere stata qui ed aver riso e pianto con la gente che è sempre stato il vero motore e fonte di ispirazione dello stesso Nuti».