Cassa integrazione in calo in Toscana. Il 2011 si chiude registrando una diminuzione nel flusso complessivo di autorizzazioni di ore di Cassa integrazione. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente il calo è risultato di -47,9%; rispetto al mese precedente (novembre 2011), dicembre mostra un calo di oltre il 50%. Due dati che indicano per la Toscana performance migliori rispetto a quelle medie nazionali (rispettivamente a -29,7% e – 24,3%).
Primo semestre peggiore Nel corso del 2011 le ore di cassa integrazione in Toscana hanno visto una flessione del – 13,5% rispetto all’anno precedente, inferiore, in questo caso, alla flessione media italiana (- 20,8%). Il primo semestre è stato peggiore, mentre negli ultimi sei mesi c’è stato un recupero. Analizzando il dato toscano si vede, in particolare, una diminuzione più marcata per la Cassa integrazione ordinaria (-26,9%), mentre calano meno quella in deroga e quella straordinaria (-8,9% per entrambe).
Le ore di cassa integrazione In termini assoluti le ore autorizzate sono state circa 47 milioni, equivalenti a circa 27.600 posti di lavoro a tempo pieno. La maggior parte riguardano la Cassa in deroga con quasi 20 milioni di ore, seguono la Cassa straordinaria (circa 17 milioni) e infine quella ordinaria (con poco più di 10 milioni di ore). Guardando all’impatto occupazionale in relazione al numero di dipendenti, un calcolo statistico attribuisce alla Toscana circa 112 ore per addetto, contro le 147 italiane. Un valore di poco superiore a quello di Veneto ed Emilia Romagna, decisamente inferiore rispetto a Lombardia e Piemonte.
La situazione nelle province Le province che hanno visto un incremento complessivo della Cassa integrazione, nel corso del 2012 sono state Grosseto (+54,5%) e Pistoia (+32,6%) dove è stato forte il peso della cassa straordinaria. L’indice di gravità (ricavato rapportando le ore autorizzate al numero di occupati nell’industria) risulta più elevato, per la Cassa integrazione totale, nelle province di Pistoia, Livorno, Grosseto. Per quanto riguarda la cassa ordinaria, l’impatto è stato maggiore a Massa Carrara, Livorno e Grosseto, mentre per quella in deroga il primato va a Pistoia, seguita da Arezzo e Prato.