In Toscana è boom per il cemento e per i reati ad esso connessi. A rivelarlo Legambiente secondo cui le infrazioni relative al ciclo del cemento sono aumentate nel 2009 del 17,9 per cento e del 52 per cento quelle perpetrate nelle aree costiere.
La classifica – “La Toscana – si legge in una nota- scala la classifica dei “cattivi” a livello italiano fino al quinto posto.”. Crescono “significativamente” anche i sequestri, che raggiungono quota 192 (+ 11 per cento rispetto all’anno prima) e ben 886 le persone denunciate o arrestate. Si tratta, denuncia Legambiente, di “una forma di illegalita’ che in Toscana, come in altre regioni del Nord, ha avuto per principali protagonisti quel sottobosco di imprenditori ‘bene in vista’, funzionari pubblici infedeli, colletti bianchi, politici; e come vittime preferite – aggiunge – i luoghi di maggior pregio ambientale”. Ad essere minacciate dalle betoniere sono anche le coste toscane. Solo nel 2009 sono 164 le infrazioni accertate con un incremento del 52 per cento rispetto al 2008, 255 il numero delle persone arrestate o denunciate (+138 per cento rispetto al 2008), e 70 i sequestri effettuati con incremento del 135 per cento rispetto il 2008.
Consumo del suolo – Non da meno la situazione del consumo di suolo, un fenomeno, sottolinea Legambiente, “in continua espansione e che rischia di compromettere le aree urbane, la fascia costiera e soprattutto i paesaggi delle colline toscane”. Complessivamente al 2010 si e’ consumato il 5,6 per cento del suolo regionale pari a circa 1.300 kmq. Inoltre, tra i dati sui permessi di costruzione concessi tra il 1995 ed il 2006, spicca quello per le nuove edificazioni residenziali con oltre 15 milioni di metri quadrati su un totale di quasi 33 milioni di metri quadrati concessi tra ampliamenti e nuove costruzioni.
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