“L’azienda non ha più detto niente così come le istituzioni, e tutti gli altri enti che hanno una partecipazione nel consiglio di amministrazione di Toscana Aeroporti. Un silenzio assordante che amplifica le paure dei lavoratori dell’Handling per i quali si prospetta un futuro incerto e precario”.
Sulla vendita di Toscana Aeroporti Handling Filt Cgil, Fit Cisl, UilT e Ugl invitano a “non abbassare la guardia e a chiarire la questione” considerato che “ci sono 700 lavoratori col fiato sospeso”.
“Come sindacato unitario – fanno sapere le sigle – non staremo fermi e continueremo nella mobilitazione. Abbiamo subito aperto le procedure di raffreddamento e pensato ad altre azioni che vedranno la luce nei prossimi giorni, per mettere sotto lo stesso riflettore anche la questione dei contratti di appalto che vedono coinvolti in maniera indiretta altre centinaia di lavoratori”.
“Vogliamo subito mettere in chiaro la necessità che l’Ad di Toscana Aeroporti venga a riferire in Consiglio Regionale rispetto al piano industriale, agli obiettivi prefissati ed in particolare su cosa intende investire con lo stanziamento di 10 Ml a fondo perduto che la Regione ha deliberato in favore di Toscana Aeroporti”.
“Non si trovino scuse che la società Toscana Aeroporti è quotata in borsa e quindi non si possono dare informazioni; quando un soggetto chiede aiuto alle Istituzioni deve poi anche renderne conto e rendicontare come quei soldi vengono spesi. Il bene comune deve tornare sul territorio per creare lavoro e occupazione”.
“E’ indispensabile che il Presidente della Regione Toscana batta un colpo e faccia chiarezza rispetto agli intendimenti della regione a partire da come debba votare in consiglio di amministrazione il rappresentante della regione stessa. Dopodiché chiediamo che scenda in campo insieme ai lavoratori per difendere l’occupazione creando e garantendo certezza per i prossimi anni”.