Il 2012 si chiude con il segno più per la Toscana che esporta. Con un +2,5% tra ottobre e dicembre, grazie al traino dei paesi extra-Ue, la crescita media annua delle vendite all'estero è del 6,9% con un andamento decisamente superiore alla media nazionale (+3,7%). E' quanto emerge dal rapporto sul commercio estero della Toscana (IV trimestre e anno 2012), elaborato dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana.

Ingegneria, metalli e energia trainano l’export A trainare le esportazioni sono la significativa performance di grandi realtà dell'ingegneria meccanica, la dinamica vivace dei metalli preziosi e dei prodotti energetici, il ruolo di primo piano del sistema moda, della meccanica strumentale, degli apparecchi elettrici, della chimica-farmaceutica, dell'agroalimentare. Il rapporto fotografa una regione a due velocità nella propria proiezione internazionale: negli ultimi tre mesi del 2012 la Toscana conferma, da un lato, il primato di crescita fra le regioni esportatrici italiane, mentre a livello di importazioni registra un calo (-1,6%) che rispecchia una sostanziale difficoltà nella ripartenza dell'attività produttiva e nella tenuta dei consumi interni.

2013, la sfida è trovare la via d’uscita alla crisi «I dati sul commercio estero per l'anno 2012 – sottolinea Vasco Galgani, il presidente di Unioncamere Toscana – dimostrano che il trend delle esportazioni toscane resta favorevole, grazie al ruolo giocato dai paesi extra-Ue e, in particolare, dai mercati asiatici. Prosegue la fase espansiva di settori a medio-alta tecnologia, meno esposti ai venti della concorrenza internazionale dei bassi costi, ma segnali importanti arrivano anche da comparti di più tradizionale specializzazione regionale. L'articolato mix di specializzazioni produttive del nostro territorio, con la diversificazione dei flussi di export che ne consegue, e la crescente apertura a mercati esteri extra-europei permettono alla Toscana di intercettare diversi segmenti della domanda internazionale, consentendo una sostanziale tenuta del saldo commerciale. La crisi continua a farsi sentire, ma la Toscana, – aggiunge – attraverso la promozione di politiche di internazionalizzazione per le piccole e medie imprese, ha lavorato e sta continuando a farlo per trovare una via d'uscita dalle persistenti difficoltà del mercato interno. La sfida per il 2013 deve ripartire da questa certezza per intensificare l'impegno di tutti il Sistema camerale su questo fronte».

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