SIENA – Il Ministero della Giustizia parte civile al processo, con rito ordinario, a Siena che vede imputati con l’accusa di tortura nei confronti di un detenuto cinque agenti della polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano.

Leggi Torture Ranza, il Ministero della Giustizia chiede di costituirsi parte civile al processo contro 5 agenti penitenziari

Guarda Torture a Ranza, l’avvocato degli agenti: «Ministero parte civile? Siamo stupiti»

La richiesta, presentata nelle scorse settimane dall’avvocatura dello Stato, è stata accolta dal collegio del tribunale di Siena presieduto da Luciano Costantini. I cinque agenti erano stati rinviati a giudizio nel novembre scorso con l’accusa di tortura e anche di lesioni aggravate, falso ideologico, minacce aggravate e abuso di potere nei confronti di un detenuto tunisino durante un trasferimento coatto di cella nel 2018. Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero provocato nel detenuto “sofferenze acute e sofferenze fisiche” sottoponendolo “a un trattamento inumano e degradante”. Nell’ambito della stessa inchiesta altri 10 agenti penitenziari coinvolti nelle indagini il 17 febbraio sono stati condannati in primo grado con rito abbreviato per tortura e lesioni aggravate in concorso con pene dai 2 anni e 3 mesi ai 2 anni e 8 mesi. La prossima udienza è fissata per il 13 luglio.

Leggi Condannati per tortura 10 agenti carcere San Gimignano