La premessa è d’obbligo: il pareggio conquistato ieri sera a Marassi contro il Genoa, da parte dell’Empoli guidato da Maurizio Sarri, è assolutamente meritato. Un punto che fa classifica e morale, arrivato al termine di una prestazione lucida e determinata, con un’altra prova tutto carattere e grinta di Big Mac Maccarone e compagni, che, nonostante siano andati presto in svantaggio, per la rete di Bertolacci già al 6’, hanno reagito, trovando il gol del definitivo uno a uno solo nei minuti finali.
La “mano de Dios” Detto questo è del tutto evidentemente come l’ennesimo centro di Tonelli, il terzo in sei partite, sia macchiato da un netto fallo di mano che, forse in maniera calcisticamente blasfema, ha ricordato il tocco di Diego Armando Maradona nel celebre gol dell’1 a 0 segnato all’Inghilterra a Messico ‘86. La riflessione da fare è che se a quasi 30 anni da quell’avvenimento che vide protagonista il Pibe de Oro, ancora ci possono essere polemiche su episodi arbitrali, allora vuol dire che i supporti tecnici ai direttori di gara ancora non sono all’altezza dell’evoluzione del mondo del pallone, ed a perderci è uno sport che ogni giorno che passa perde credibilità e spettatori, sia sugli spalti, che davanti alla tv.
L’Empoli visto a Marassi Tornando alla prestazione contro la Gasperini band, buonissima la gestione tecnica del pallone di Valdifiori a centrocampo, ancora una prova impeccabile di Rugani in difesa, mentre in attacco hanno pesato più gli inserimenti di Zielinski, Tavano e Mchedlidze, che il trio titolare Verdi, Pucciarelli-Maccarone. Questo significa che lo spogliatoio dell’Empoli vive di una sana competitività, e che le seconde linee sono accresciute in qualità e motivazioni dall’ultima campagna acquisti. Ciò vuol dire anche che le scelte finora operata dal club guidato da Fabrizio Corsi, con la regia del ds Marcello Carli, stanno dando i frutti sperati. Si allunga la striscia di risultati utili consecutivi, e le certezze per i biancoazzurri toscani, chiamati però, già fra quattro giorni, ad una nuova prova di fuoco, visto che avversario al Castellani sarà il Cagliari di Zeman, in 90’ che, visto l’abilità nel dare gioco alle proprie squadre dell’allenatore boemo oggi in Sardegna, e del suo alter ego ad Empoli, già promette spettacolo, nonostante la collocazione infausta, per una prova di vendita di diritti tv in terra asiatica, di sabato alle 15.