SIENA – Il nuovo termine per la presentazione del piano industriale 2024-2026 di Toscana Life Sciences scadrà il 14 giugno.
Un proroga di tre mesi rispetto a quanto annunciato alla fine dell’anno da Fondazione Mps, che oggi ha comunicato l’aggiornamento. Da quello che si apprende la volontà del presidente Carlo Rossi, che ricopriva l’incarico di vicepresidente dell’incubatore delle Scienze della vita (si è poi autosospeso dal ruolo), è di strutturare in maniera approfondita il documento. La volontà sarebbe quella di coinvolgere una figura manageriale per delineare la pianificazione futura di Tls.
E’ ipotizzabile però che la dilazione serva anche a prendere ulteriore tempo in attesa di capire che sviluppi avrà il Biotecnopolo. Tls è uno dei cinque soci fondatori (insieme a quattro ministeri) e al tempo stesso tempo avrebbe dovuto rappresentare il braccio operativo almeno nella fase iniziale dell’operazione. Questo ruolo avrebbe garantito alla società presieduta da Fabrizio Landi entrate cospicue, che però al momento non si sono materializzate. Dei quasi 400 milioni promessi Biotecnopolo sarebbero disponibili appena 140, e a oggi la realizzazione dello stesso Biotecnopolo è circondata da dubbi.
Uno stallo che sta avendo serie conseguenze anche sulla sostenibilità finanziaria di Tls, perchè gli investimenti fatti in vista dell’operazione, non hanno ancora ricevuto la copertura promessa. A fine 2023 l’intervento della Fondazione Mps (che è anche socia al 2,5% di Tls Sviluppo), mirato a concedere a Tls l’utilizzo gratuito dell’immobile di strada del Petriccio per 16 anni, aveva dato un po’ di ossigeno, ma in un’ottica di lungo periodo non può bastare a sostenere l’incubatore. Da tutto ciò scaturirebbe la necessità di prendere tempo e capire, se c’è un’altra strada per andare avanti oltre a quella legata al Biotecnopolo.
Domani intanto in Consiglio comunale sarà presentata l’interrogazione di Marco Falorni e Lorenza Bondi (Forza Italia – Udc) per sapere a che punto è il piano industriale. A rispondere è chiamato il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio. E qualche risposta la dovrà pur dare, perchè proroga a parte, in tre mesi uno straccio di pianificazione è il minimo richiesto.