«Io sulla ‘Tirrenica’ fino a quando non ci passerò, e vedrò con la mia auto, guidando, che è stata davvero messa in sicurezza, con quattro corsie…”, non crederò che l’opera sarà stata correttamente realizzata. Lo ha detto il governatore della Toscana, Enrico Rossi, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa svoltasi a Firenze che ha visto la Regione Toscana ed il comune di Pisa, firmare un protocollo di intesa proprio relativo alla città pisana. «Però si, voglio avere fiducia, voglio avere fiducia nel ministro Delrio che questa volta sia davvero la volta buona – ha aggiunto Enrico Rossi parlando ancora di ‘Tirrenica’ -. Noi abbiamo accettato tutte le proposte che il governo nazionale ci ha fatto, io ne ho viste quattro dal 2010, purché si andasse a mettere in sicurezza e si rendesse quella strada non un tratturo come è attualmente, ma una strada percorribile, appena decente, con quattro corsie ed in sicurezza, senza attraversamenti a raso».
Nel nome di Matteoli Nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e segnatamente dal Ministero per Ie Infrastrutture, era arrivata la conferma, attraverso il Cipe, del finanziamento economico per il completamento del Corridoio tirrenico. «Se uno prende una cartina dell’Europa vede che lì» nella zona dove dovrebbe sorgere il cosiddetto Corridoio tirrenico, «c’è un buco che deve essere completato, è visibile. Manca una viabilità adeguata sulla costa, che è una delle difficoltà dello sviluppo che sulla costa si registra rispetto al resto della Toscana – ha proseguito Enrico Rossi -. Purtroppo di recente è morto Matteoli su quella strada con una parabola davvero impressionante, che colpisce. Lui ha sempre fatto una battaglia del suo impegno politico per quella strada, la ‘Tirrenica’. Su quella strada ebbe nel 1985 un incidente e poi ha trovato la morte di recente. Anche in onore ad un politico rispettato, leale, per quanto avesse idee diverse dalle mie, che si è fatto promotore di questo impegno, credo che tutti bisogna lavorare perché si concluda questo importante collegamento viario che manca».