«La Tirrenica? Ho parlato con il ministro Lupi ed è in piedi l’ipotesi di utilizzare il decreto Sblocca Italia per trovare i soldi che mancano al completamento del Corridoio Tirrenico». La risposta, su una delle opere infrastrutturali più importanti per la Toscana, è arrivata direttamente dal senatore Riccardo Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha parlato a Grosseto ad un convegno organizzato dall’Ance sulle infrastrutture viarie. «Servono 270 milioni di euro per completare l’autostrada Tirrenica – ha detto Nencini – Il mio impegno è mirato affinché il Governo rispetti gli impegni presi. L’accordo fatto tra le Regioni a maggio sulla Due Mari Grosseto-Fano e’ stato importante. Stiamo adesso lavorando sul partenariato pubblico per avere i finanziamenti ma sono convinto, ottimista e fiducioso che anche quest’altra importante strada di collegamento sarà conclusa al più presto».
Alle proposte del vice ministro ha replicato immediatamente il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras. «Le parole del viceministro Riccardo Nencini sul futuro nodo infrastrutturale grossetano sono incoraggianti, ma ancora un po’ troppo generiche. Troppe volte il futuro radioso auspicato per questa provincia è rimasto sospeso a mezz’aria, finendo per assomigliare al suo passato. Per questo ci vado con i piedi di piombo».
«Il nostro territorio – ha continuato Marras – ha bisogno di certezze, e presto bisognerà sedersi intorno a un tavolo per entrare nel merito delle questioni relative a Due Mari e Corridoio Tirrenico, stradale e ferroviario. Non vorrei, infatti, che si finisse per trovare i 270 milioni per l’autostrada di Sat, e parallelamente s’introducesse il pedaggio sul tratto Grosseto-Siena per completare la E78 dei Due Mari attraverso la società di progetto “Centralia”, basata su una partnership tra pubblico e privato. Per non parlare del fatto che sull’autostrada il nodo da sciogliere preliminarmente è quello del tracciato da Grosseto ad Ansedonia e del pedaggio gratuito per i pendolari, dopodiché si può parlare di risorse e sostenibilità finanziaria».