E’ scomparsa il giorno di Ferragosto, a 91 anni Bianca Pieri, superstite della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema (Lucca) del 12 agosto 1944, costata la vita a 560 persone: tra le vittime anche tanti suoi familiari, tra cui il padre e due sorelle, una di appena 7 mesi, l’altra, madre di due bimbe di 2 anni e 2 mesi, morta di setticemia pochi giorno dopo l’eccidio. Bianca Pieri, all’epoca non ancora ventenne, si salvò, insieme alla madre. Dopo essere state scoperte mentre si nascondevano in una grotta, poi incolonnate insieme ad altri per raggiungere prima Sant’Anna e poi Valdicastello, furono allontanate da un soldato tedesco: la madre soffriva di disturbi cardiaci e stentava a camminare. Lentamente si erano separate dagli altri e il militare, dopo averle esortate a muoversi, fece cenno loro di andare via.
«Se ne va una parte di Sant’Anna» A dare la notizia della scomparsa di Pieri, ricordando la sua storia, è stato il Parco nazionale della pace-Museo storico della Resistenza di Sant’Anna, che esprime cordoglio alla famiglia e ricorda «l’umanità semplice quanto straordinaria» di Bianca: «Se ne va una parte di Sant’Anna, del paese, oltre che una testimone della strage». La donna, dopo l’eccidio, decise infatti di restare: nella sua vita si è limitata a cambiare borgata, ma non ha mai lasciato Sant’Anna, morendo nella sua casa affacciata sulla piazza della chiesa dove viveva dal 1954. Nella stessa piazza, nel 1965, aveva aperto col marito una bottega di alimentari dove ha continuato a trascorrere le sue giornate anche da anziana, seduta a leggere, a ricamare e anche a raccontare, non senza commuoversi, la sua storia e anche quella di Sant’Anna prima e dopo l’eccidio. Le esequie si terranno domani alle 10,30 a Sant’Anna: la famiglia non chiede fiori ma opere di bene per l’associazione Martiri di Sant’Anna.