FIRENZE – Da aprile a oggi già 120 richieste di incontri per il primo ambulatorio fiorentino dove i cittadini e i pazienti possono rivolgersi per avere risposte e consigli per esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, il cosiddetto “Testamento biologico”.
Il servizio per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) e la stesura dei piani condivisi di cura (Pcc) è stato istituito all’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, nel reparto di nefrologia, e conta su un team multiprofessionale e multidisciplinare. Un’iniziativa che alla sua nascita, nell’aprile scorso, è stata accolta con plauso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze.
“Abbiamo avuto moltissime richieste da parte di cittadini dell’area fiorentina ma non solo, giovani e anziani, così abbiamo potenziato l’offerta, ampliando l’apertura dell’ambulatorio”, rivela Alessandro Toccafondi, lo psicologo del team. “Il 70% dei richiedenti – spiega – è composto da persone verosimilmente in salute, senza particolari patologie, che vogliono informazioni e supporto per la stesura delle Dat: un terzo di queste sono già state completate. Il 30% di chi si rivolge a noi invece ha una patologia più o meno importante, e ci contatta per stendere i Pcc”.
Che cosa viene chiesto alla squadra dell’ambulatorio? “Tutti vogliono avere informazioni rispetto a cosa sia il biotestamento – afferma Toccafondi -, su cosa definisce la norma, su cosa possono decidere sulle cure future da ricevere in una situazione di totale incapacità di esprimersi e autodeterminarsi. Ci chiedono anche informazioni sulle cure palliative, e sulla nomina di un fiduciario, cioè della persona che rappresenterà la voce del paziente quando questo non sarà non più in grado di decidere. Noi li aiutiamo nello stendere questo documento, che poi possono depositare negli uffici della Asl Toscana centro o presso il proprio Comune di residenza”.