Clamoroso ieri sera allo stadio Franchi di Firenze dove la prima in classifica del campionato italiano perde dall’ultima in graduatoria nel massimo torneo polacco. La Fiorentina viene sconfitta a domicilio dal Lech Poznan, squadra giunta nel capoluogo di regione toscano soltanto alle 23 di mercoledì sera, per una serie di inconvenienti aerei, e vede complicarsi la propria corsa ai sedicesimi di Europa League visto che è al secondo k.o. consecutivo in casa ed attualmente all’ultimo posto nel girone I.

fiorentina europaLa partita Senza poter contare sugli infortunati Gilberto, Bakic ed Alonso, oltre al fuori rosa Iakovenko, Paulo Sousa, che non convoca, risparmandoli, Borja Valero e Badelj, schiera dal 1’ una Fiorentina con Pasqual e Rebic esterni d’attacco, Verdù e Mario Suarez centrali di centrocampo, mentre in difesa, complice anche la squalifica di Gonzalo Rodriguez, giocano tutti i titolari: Tomovic, Roncaglia ed Astori, con Giuseppe Rossi a supporto di Babacar. Il Lech Poznan deve rinunciare a Jersey, uno dei suoi uomini migliori, e si presenta con solo sei uomini in panchina sui sette disponibili. Il predominio territoriale e’ viola ma sono poche le chance per segnare per la Fiorentina nella prima parte di gara tranne una doppia occasione Mario Suarez-Astori al 2’. Paulo Sousa inserisce Pasqual a sinistra e Rebic a destra anche se è Giuseppe Rossi a non decollare in posizione di trequartista. Il Lech si difende molto bene mentre il centrocampo con Verdù e Mario Suarez non riesce mai ad accelerare la manovra e sono pochi i palloni giocabili negli ultimi 20 metri. Non fanno in tempo ad entrare Kownachi per Thomalla e Vecino per Verdù ad inizio ripresa, che la Fiorentina in contropiede prende il gol proprio da Kownachi su un’incertezza difensiva viola. Entrano anche prima Bernardeschi per Pasqual, e poi Ilicic per Mario Suarez con il modulo che non cambia e Mati Fernandez che con l’ingresso dello sloveno si sposta a centrocampo al fianco di Vecino. La Fiorentina tranne una chance con Bernardeschi non combina niente e così a 9’ dalla fine arriva la sicurezza della vittoria per il Lech Poznan con un altro neo entrato, Gaios, che sostituisce Kownachi che di fatto gioca così solo 14 minuti anche in virtù di una sua possibile lesione al collaterale del ginocchio. Al 90’ il gol di Giuseppe Rossi su percussione di Mati Fernandez fa si che la Fiorentina si illuda di rimontare nei quattro minuti di recupero ma la speranza si rivela vana perché Rebic si fa espellere 60’’ dopo e Babacar a porta vuota di testa al 93’ mette sopra la traversa.

rossiVerso la sfida alla Roma Tutti insufficienti nel gruppo viola, si salva il solo Astori, e se c’era da convincere il tecnico viola Paulo Sousa a dare chance a qualche seconda linea in vista del big di domenica pomeriggio, ore 18, contro la seconda in classifica la Roma, le speranze dei vari Mario Suarez e compagni sono state del tutto vanificate dalla prova assolutamente incolore di poche ore fa. «Mi amareggia più il risultato che il rendimento di certi giocatori – ha dichiarato nel post gara il tecnico viola Paulo Sousa -. La partita sapevamo che non sarebbe stata facile, ce l’aspettavamo così con un allenatore nuovo il loro, contro un’avversaria fisicamente importante. Quando ad inizio partita abbiamo avuto le palle gol per segnare, e non le abbiamo sfruttate, ha portato a maggior frenesia nelle decisioni dei singoli. Il Lech si è chiuso molto bene fra le linee e questo ci ha creato un po’ di difficoltà portandoci a forzare certe scelte. Abbiamo avuto occasioni sufficienti per vincere la partita ma sono deluso e triste per la sconfitta di ieri sera».

 Strada europea in salita «Il cammino in Europa dipende da noi, la classifica è corta, siamo vicini alle altre avversarie, abbiamo tutte le capacità per andare avanti nel girone – ha concluso Paulo Sousa -. Non mi sento tradito dai miei giocatori, chi ha giocato aveva molto qualità. La gara non si è messa come noi volevamo, e non siamo riusciti ad indirizzare la partita nella maniera giusta. Abbiamo fatto cose importanti ma l’avversario affrontato ci ha chiuso molto bene. Dobbiamo migliorare nell’uno contro uno e nel concludere fuori area, cosa di cui stasera non siamo stati capaci. Il Lech Poznan non mi ha sorpreso, bravo il mio collega a prendere le decisioni giuste nell’inserire i giocatori che riteneva migliori dalla panchina che poi hanno fatto la differenza con i gol che hanno permesso a loro di vincere la gara».