Riportare ‘a casa’ l’Ultima cena del Vasari, una delle opere custodite nel cenacolo della basilica di Santa Croce a Firenze più danneggiata dall’alluvione del 1966: ad annunciare l’obiettivo, da realizzare mediante una grande campagna di crowdfunding, sostenuta anche con campagne sui social network, è stata oggi la nuova presidente dell’opera che presiede alle attività museali del complesso, Irene Sanesi.
«Vogliamo realizzare questo progetto in tempo per presentarlo in occasione del grande anniversario dei 50 anni dell’alluvione, nel 2016 – ha spiegato Sanesi – per quel momento vogliamo assolutamente terminare i restauri in corso di alcune nostre grandi opere e riportarle a casa: tra queste l’Ultima Cena di Giorgio Vasari, la grande danneggiata dal disastro del ’66 insieme al Cristo Crocifisso di Cimabue. A tal fine avvieremo una campagna di raccolta fondi come abbiamo fatto con l’intervento di recupero della Cappella dei Pazzi”. Per il restauro della Cappella l’Opera ha attivato una campagna sul sito Kickstarter, fissando l’obiettivo di ottenere una soglia minima di 85 mila dollari. La somma ottenuta ha poi superato i 102 mila.