C’è un gesto che più di ogni altro racconta l’ultimo successo in ordine cronologico dell’Empoli capitanato da Massimo Maccarone: 6′ della gara contro il Carpi e Piotr Zielinski ha appena servito il suo secondo assist nel giro di 5′ ad un suo compagno di squadra, verso Riccardo Saponara, e quest’ultimo dopo aver depositato la palla in rete fa 30 metri alla sua sinistra, verso la panchina azzurra, e monta letteralmente in collo al tecnico Marco Giampaolo, seguito da almeno 9 altre nove persone. Lo spogliatoio della formazione empolese è un blocco granito e quella immagine vale piu’ dei 24 punti fin qui conquistati dal principale sodalizio calcistico della Valdelsa, ed è da questo che si capisce del perchè di una classifica che definire fino ad oggi meravigliosa, ed inimmaginabile, neanche per il piu’ ottimista dei tifosi, è dire poco. L’Empoli vola, e dopo la Lazio in casa e il Verona a domicilio, a farne le spese è stato poche ore fa il Carpi. E vai tu a raccontare ai tifosi emiliani che nel primo tempo era stato per ben due volte Ryder Matos ad avere la grande chance per sbloccare il risultato. Tutto inutile ed effimero visto che alla fine gli azzurri hanno sgasato ad inizio ripresa, con il primo gol davvero un lampo, dopo 38”, e rete del Gladiatore, come chiamano Big Mac i sostenitori dell’Empoli, che si ripeterà un quarto d’ora piu’ tardi, su assist di Buchel. Nel mezzo il gol già descritto di Saponara.
Giampaolo: «Saponara ci ha e mi ha ripagato con questa vittoria»Il boato che la gente, i tantissimi giovani che ieri hanno affollato gli spalti del ‘Castellani’, raccogliendo l’invito della società guidata da Fabrizio Corsi che ha fatto entrare gratis gli Under 14 in curva Nord, ha riservato al capitano, 1′ piu’ tardi, al momento della sostituzione, è stato qualcosa di unico, sensazione, trasformando l’ultima mezz’ora in una festa di canti, cori e sciarpate in stile coreografia sulle note e le parole ‘a cappella’ di ‘Nel blu dipinto di blu’ di Modugno. «L’abbraccio di Saponara dopo il suo gol? Io con lui parlo spesso, non spessissimo, e l’ho fatto anche in settimana – ha spiegato il tecnico azzurro Giampaolo – Gli ho detto che gli stavo parlando non da allenatore ma da fratello maggiore e gli ho espresso dei pensieri che sono nostri e poi il ragazzo è intelligente, sensibile, è giocatore di valore assoluto e può far sognare insieme ai suoi compagni questo club. Lui ci ha e mi ha ripagato con questa vittoria».
Saponara: «Abbraccio di riconsocenza» «L’abbraccio con mister Giampaolo dopo il mio gol è stato un abbraccio di riconoscenza -ha aggiunto il fantasista azzurro Riccardo Saponara- Lui nell’ultimo mese, pur allenandomi poco, mi ha dato sempre l’opportunità di giocare perchè crede che possa essere utile alla squadra e perchè ha fiducia in me. Mi ha detto all’intervallo che avrei determinato la partita nella ripresa e così è stato, e quindi gli volevo riconoscere questo piccolo auspicio. Abbiamo sempre avuto un grande spogliatoio, quest’anno stiamo dando a questa grande unità. Credo che comunque sia brava la società a trovare sempre ragazzi con grande carattere e grande personalità. Il Carpi? Il primo tempo è stato molto difficile perchè loro sono stati molto stretti, ci hanno lasciato pochi spazi, sono una squadra molto fisica perchè una volta recuperata palla, non ti permette di rimetterti a posto e ti costringe ad allungarti. La differenza di gioco però è neta e credo lo abbiamo dimostrato soprattutto nel secondo tempo. L’Empoli con il successo di ieri è ad un punto dal Milan e a quattro dal potenziale ultimo posto che varrebbe una qualificazione alle prossime coppe europee.
Il mister: «Nostro unico pensiero giocare bene» «Non so chi andrà in Europa o chi rimarrà fuori -ha sottolineato ancora Marco Giampaolo – Noi dobbiamo pensare, senza retorica, a giocare bene, a migliorare perchè questa squadra ha un buon impianto, qualità e deve continuare a giocare per migliorare, per crescere, per togliersi e regalarsi soddisfazioni a sé stessi e al club». Discorsi ben diversi venivano fatti poco piu’ di un mese fa dopo la sconfitta in campo esterno a Frosinone che coincise con il punto piu’ basso di quest’anno dell’Empoli. «Dopo quella gara dissi che era stata fatta una buona prestazione – ha concluso Giampaolo – Noi siamo abituati a giudicare le partite in base al risultato. Ad esempio la vittoria di Verona non era arrivata dopo una prestazione di alto livello, però poi passa sotto banco. A Frosinone abbia ottenuto una sconfitta immeritata ma la classifica poi quando piange, parla. La mia fiducia sta nel lavoro, nella continuità, nelle risposte che ottengo in questo gruppo di calciatori, nella coesione ed anche chi non gioca, è molto partecipe. Da questo punto di vista mi ritengo fortunato perchè ad oggi ho un ottimo gruppo di lavoro».