Il sito di una scuola di Scandicci, in provincia di Firenze, sta subendo un attacco hacker, firmato da Moroccan Islamic Union Mail. Bersaglio il sito dell’istituto comprensivo uno di Scandicci. Nella home page (www.icscandicciuno.gov.it) compaiono una schermata nera con scritte rosse e bianche, e un video “the truth will prevail’ (“la verità prevarrà”).
Un video «per scoprire da solo quale è la verità» Il resto del sito è normalmente navigabile, accedendovi dalla ricerca su google. Attacchi con lo stesso materiale, nei mesi scorsi si sono registrati in Isreale, in Sud Africa e negli Stati Uniti. «Non vogliamo mostrare i muscoli – scrivono gli hacker- vogliamo solo portare il nostro messaggio in tutto il mondo per far scoprire la verità. E per il fatto che la si debba approfondire, ti invitiamo a guardare attentamente questo video per scoprire da solo quale è la verità».
Il sindaco di Scandicci: «Non è attacco mirato alla città» «Seguiamo la vicenda con la massima attenzione e in collaborazione con le forze dell’ordine, che hanno ricevuto fin da subito la denuncia dell’Istituto scolastico, ma ci sentiamo di dire che non si tratta di un attacco mirato né alla città né alle nostre scuole». Lo ha comunicato il sindaco di Scandicci Sandro Fallani. «E’ importante ribadirlo per la serenità delle famiglie – ha aggiunto Fallani- La vera preoccupazione di tutti noi, e di ogni cittadino interessato a quello che succede nel mondo, in questi giorni è invece rivolta a quello che sta accadendo in Libia, e più in generale nel mondo arabo, e ai problemi correlati della sicurezza internazionale e dell’emergenza dei profughi».
L’Imam di Firenze:«Mi sembra più un gioco di ragazzini» «Mi sembra un gioco di ragazzini, assolutamente non ricollegabile alla galassia dell’estremismo islamico». A dirlo è l’imam di Firenze e presidente dell’Ucoii, Izzedin Elzir. «L’ho visto – spiega Elzir – il link rimanda ad un video vecchio, che non sarebbe mai stato utilizzato a fini di reale propaganda fondamentalista, così come la canzone che lo chiude». Per questi motivi, dice ancora l’imam e presidente Ucoii, «viene da pensare a uno scherzo di pessimo gusto: comunque preoccupante, visto che si tratta di un attacco hacker portato al sito di una scuola in un momento molto particolare sotto il profilo dell’allerta terrorismo».