Stefano Pioli si è dimesso da tecnico della Fiorentina. La decisione dell’allenatore parmense è arrivata nella tarda mattinata di oggi, poi ha lasciato il centro sportivo ‘Davide Astori’ ed è tornato nella sua casa di Firenze per un breve blitz a recuperare alcuni oggetti prima di abbandonare la città. La Fiorentina è rimasta completamente spiazzata dalle dimissioni di Stefano Pioli ma in serata ha ufficializzato il ritorno di Vincenzo Montella.  La scelta dell’ormai ex mister gigliato è la diretta conseguenza di un comunicato emesso ieri sera dal club guidato dalla famiglia Della Valle che aveva criticato molto duramente la sua gestione tecnica negli ultimi mesi. «La società chiede al tecnico Pioli di gestire questo momento con la competenza e la serietà che ha dimostrato nella prima parte del campionato» era stato scritto nella nota diffusa dalla Fiorentina nelle scorse ore, di fatto imputando all’allenatore viola le maggiori delle responsabilità del momento ‘no’ della squadra capitanata da German Pezzella.

Le dimissioni di Stefano Pioli sono l’ultimo atto di una situazione che si trascina da poco meno di un mese e che ha visto il club viola imputare all’allenatore gigliato alcune partite fortemente negative, come la sconfitta di Bergamo in campionato, il fresco ex mister viola che dopo la gara contro la Lazio aveva fatto sapere di aver già deciso il suo futuro, ed il presidente esecutivo Mario Cognigni che aveva duramente richiamato il 53enne emiliano proprio per l’intempestività delle sue dichiarazioni, con nel mezzo una inopinata sconfitta con il Cagliari. Le cose sono precipitate nelle ultime 48 ore: prima il k.o. interno della Fiorentina contro il Frosinone, poi la società che si prende due giorni per riflettere sulle mosse da intraprendere, ed infine ieri l’incontro a Milano fra il patron gigliato Andrea Della Valle, il presidente esecutivo Mario Cognigni, ed il direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino, con l’azionista di maggioranza Diego Della Valle collegato dalla Cina. Una fiducia a tempo concessa a Stefano Pioli, non invitato al meeting in terra meneghina, che non è stata gradita dall’allenatore che soltanto un anno fa gesti’ in maniera straordinaria il post scomparsa di Davide Astori, e quindi la scelta odierna di dimettersi, prima ancora di dirigere l’allenamento pomeridiano previsto per Federico Chiesa e compagni.

La reazione dei tifosi Nel mezzo una tifoseria, quella organizzata della curva ‘Fiesole’, che in mattinata ha emesso un durissimo controcomunicato sulla pagina del violaclub ‘Unonoveduesei’. «Leggiamo increduli il comunicato della proprietà che ancora tiene in ostaggio la nostra piazza – viene scritto sulla pagina Facebook ‘Fuori dal coro’-. Una società che di fronte alla responsabilità oggettiva sceglie di scaricare colpe su squadra e mister per tentare di salvare la faccia».«Il fatto veramente inaccettabile è che questi signori che da anni ormai utilizzano la Fiorentina come mero strumento per i propri affari, cancellando ogni sogno ed ambizione, adesso contestino alla squadra e a Stefano Pioli mancanza di convinzione ed orgoglio-si aggiunge nel comunicato del violaclub ‘Unonoveduesei’-. Senza voler fornire alibi ai ragazzi, che certamente stanno vivendo un momento critico e senza dubbio non sono esenti da responsabilità, se c’è qualcuno però, che prova a tenere in piedi il nome della Firenze calcistica, pur tra mille difficoltà e limiti tecnici, sono coloro che scendono in campo. E siamo noi sugli spalti». Durissima la chiusura del comunicato dei tifosi viola della curva ‘Fiesole’. «Chi sputa da anni sulla passione di una città intera, chi per primo non dimostra convinzione ed orgoglio, chi si ricorda dell’esistenza della Fiorentina solo dopo una brutta sconfitta, farebbe meglio a tacere-conclude il violaclub ‘Unonoveduesei-. Siete la vergogna di Firenze, andatevene».