«L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime del dolore ma anche il cuore grande e generoso di un Volontariato che fin dalle prime ore di stanotte si è messo in moto, il cuore generoso della Protezione Civile e di tutte le Istituzioni» Parole del premier Matteo Renzi nel suo discorso nel giorno che ha seguito il dramma del terremoto che ha colpito il Centro Italia, distruggendo Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto (tra le province di Rieti e Ascoli) e provocando oltre 60 morti. Aiuti e soccorsi sono partiti dalla Toscana nelle zone colpite dal sisma, sin dalle prime ore del mattino.
La Toscana nelle zone colpite dal sisma Cinque le sezioni dei Vigili del Fuoco di Firenze, Prato, Pisa, Siena e Arezzo. Allertati i nuclei Gos, Gruppo operativo speciale ed i nuclei Usar Urban Search And Rescue. Il nucleo Usar dei vigili del fuoco di Pisa è stato tra l’altro utilizzato nei terremoti in Nepal e ad Haiti e nello tsunami in Thailandia. Una colonna mobile della protezione civile regionale Toscana che allestirà un campo capace di accogliere 250 persone. La colonna sarà accompagnata da un assessore regionale. La Misericordia di Firenze ha inviato due squadre cinofile per la ricerca di persone, mentre sono partite due squadre della Protezione civile del Comune e della Città metropolitana di Firenze. Fanno parte della colonna ‘nucleo di valutazione’ della Regione Toscana che compende anche i volontari dell’Associazione Tlc di Firenze. Le unità saranno impegnate a Rieti come supporto ai servizi di telecomunicazione. «Mi auguro che la nostra città dimostri ancora una volta il suo grande cuore verso le persone che stanno soffrendo e che hanno bisogno di aiuto» ha sottolineato l’assessore alla sanità Sara Funaro. Anche il Comune di Firenze, come molti altri in Toscana, ha invita i cittadini.
Toscana in soccorso delle popolazioni terremotate Nel frattempo la Toscana ha raccolto tempestivamente la richiesta giunta stamani dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile di mettere a disposizione posti letto. Da una rapida ricognizione risulta che negli ospedali della Asl Toscana sud est (la più vicina ai luoghi colpiti dal terremoto) sono disponibili 508 posti letto, così suddivisi per specialità: 100 medicina,103 chirurgia, 32 cardiologia, 34 rianimazione, 25 rianimazione pediatrica e terapia intensiva neonatale, 6 neurochirurgia, 3 chirurgia toracica, 49 emodialisi, 52 pediatria, 104 ostetricia e ginecologia. La disponibilità dei posti letto è già stata comunicata al Dipartimento Nazionale Protezione Civile. Terminata la videoconferenza con la commissione interregionale di coordinamento nella quale la Toscana ha confermato la propria disponibilità a partire con una colonna mobile già allestita da stamani e a fornire le otto unità cinofile richieste, e’ stata anche comunicata la possibilità di un modulo di chirurgia d’urgenza quale ospedale da campo. Le otto unità cinofile stanno per partire in direzione Amatrice. Sono composte da due squadre dell’Anpas, due della Croce Rossa e quattro della Misericordia e saranno impiegate nella ricerca dei dispersi. «Esprimo solidarietà e cordoglio a nome dell’assemblea regionale da parte di tutti i nostri territori – ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -. Assicuro la nostra mobilitazione: la Toscana è impegnata».