Quattro nuove scosse di terremoto sono state registrate nella notte nel nord della Toscana, in Lunigiana, interessata da uno sciame sismico che ha avuto il suo apice tre giorni fa con una scossa di magnitudo 5.2 (leggi). Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti sono stati registrati tra 00:21 e le 2:35, l'ultimo e più forte dei quali di magnitudo 3.1 con ipocentro a 9,9 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni massesi di Casola di Lunigiana e Fivizzano e di quelli lucchesi di Giuncugnano, Minucciano e Piazza al Serchio.

570 scosse in tre giorni Finora sono stati più di 570 gli eventi sismici rilevati da venerdì scorso a oggi in Lunigiana. Intanto, dopo la forte scossa di 4.4 di ieri pomeriggio ha deciso di recarsi a Fivizzano,  il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Nessuno si senta solo, le strutture della Protezione civile regionale sono impegnate per assicurare vigilanza e aiuto a tutti i cittadini». E’ stato il messaggio del Governatore Rossi che poi ha aggiunto: «Dal deposito di Barberino – spiega Rossi – sono partite le squadre per portare altre 2000 brande nei comuni che ne hanno fatto richiesta. Per assicurare l'assistenza nelle località al confine tra Toscana e Liguria ho preso contatto con il presidente Burlando e con il sindaco di La Spezia Federici. Capisco lo smarrimento e la paura. Ma nello stesso tempo vedo che la macchina dei soccorsi e dell'assistenza funziona bene. La Toscana reagisce e sa fare, anche in situazioni difficili. Bisogna aver coraggio e fiducia e stare uniti insieme».Anche il responsabile della protezione civile regionale, Antonino Melara, ha deciso di tornare a Fivizzano per verificare la situazione. Nella zona colpita dal sisma si sono recati anche il referente della colonna mobile regionale Alessandro Guarducci, e i referenti delle associazioni di volontariato che fanno parte del Comitato operativo regionale del volontariato (Corv). Oggi arriverà a Fivizzano il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Erasmo D'Angelis, per incontrare (alle 12) i Sindaci e la Protezione civile.

Regolari gli esami di maturità La terza prova dell'esame di maturità è regolarmente in corso da stamane in tutti gli istituti superiori di Fivizzano (Massa Carrara), il più grande tra i Comuni colpiti dal sisma, e che ospita le scuole della zona. La conferma viene direttamente dal sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi. Ieri, il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza aveva annunciato di aver fatto un'ordinanza in cui disponeva, in via cautelativa, il possibile slittamento delle prossime prove della maturità.

 La Toscana chiede lo stato di emergenza Richiesta di stato di emergenza per il terremoto che ha colpito la Lunigiana e la Garfagnana, tra le province di Massa Carrara e Lucca. Lo rende noto il presidente Rossi. «Oggi stesso – spiega – predisporremo gli atti per inviare al Governo la richiesta di stato di emergenza. Ho parlato con il prefetto Gabrielli, responsabile della Protezione civile nazionale, che condivide questa iniziativa». Il Dipartimento della Protezione Civile ha accolto la richiesta del Governatore della Toscana di integrare le risorse regionali attingendo da quelle del sistema nazionale della Protezione Civile in modo da garantire un'efficace assistenza alla popolazione delle zone interessate dal terremoto di quattro giorni fa. Il Dipartimento coordinerà la gestione delle colonne mobili provenienti da fuori la Toscana con dei team inviati nell'area interessata dal sisma così da assicurare il massimo supporto all'azione svolta dalle strutture locali di protezione civile.

Verifica dell’agibilità degli edifici Sono una ventina gli edifici finora inagibili a causa del terremoto in Lunigiana e Garfagnana: è quanto si apprende alle prefetture di Lucca e Massa Carrara mentre proseguono a ritmo serrato le verifiche sulla staticità fatte da Comuni e Genio civile. Sempre per le inagibilità sono una quindicina le persone finora evacuate dalle case. Invece, risultano molti gli edifici lesionati dal sisma, con crepe di varia entità nei muri. Anche se nella maggior parte dei casi non ne pregiudicano l'abitabilità, queste lesioni nei muri, spiegano le autorità, spaventano la popolazione tanto che la gente si rifiuta di rientrare in casa per paura e chiedono garanzie alle autorità per farlo. Così per il momento molti cercano ospitalità da parenti, oppure, come successo la notte scorsa, hanno dormito in auto. Prosegue intatto l'allestimento di tendopoli e centri di accoglienza per oltre 2.500 persone. In Lunigiana si sta andando ad allestire quattro moduli abitativi della Regione Toscana da 250 posti l'uno (due a Fivizzano, uno a Fosdinovo e uno a Casola); un quinto della Provincia di Massa è già operativo per 50 posti a Equi Terme. In Garfagnana due tendopoli sono state allestite la notte scorsa a Minucciano, altre tre saranno pronte a Camporgiano, Giuncugnano e Gramolazzo per circa 1.100 posti rispetto ad una popolazione coinvolta di 7-8.000 persone. La Provincia di Lucca inoltre tiene pronti 24 ricoveri a valle, lungo il fondovalle del fiume Serchio. Attrezzati anche due campi sportivi.

Più pattuglie contro gli sciacalli Le autorità prefettizie di Massa e Lucca hanno potenziato la presenza delle forze dell'ordine: aumentate le pattuglie notturne così da rassicurare la popolazione da fenomeni di sciacallaggio, che non ci sono stati. In campo il volontariato da altre province. Da Prato una colonna della Misericordia porterà a Fosdinovo (Massa Carrara) nove tende pneumatiche, 20 tende ministeriali, cucine da campo, bagni e docce, attrezzature per un campo di accoglienza per circa 350 persone, in grado di preparare 1500 pasti al giorno. Un'altra colonna è in movimento da Arezzo. Mentre da tutta la Toscana si stanno dirigendo nelle zone colpite 60 volontari delle pubbliche assistenze.

Danni alle dimore storiche Lo sciame sismico in corso in Lunigiana sta mettendo a rischio anche alcuni importanti edifici storici, in particolare nel comune di Fivizzano (Massa Carrara). Danni consistenti hanno infatti subito il Castello della Verrucola (XI – XII secolo) e la trecentesca Villa Pescigola. Sopralluoghi sono in corso nel medievale Castel dell'Aquila, di recente restaurato con tecniche antisismiche, a Palazzo Cojari e Palazzo Benedetti Chigi, entrambi di epoca rinascimentale, e nell'ex Convento del Carmine, edificato nel 1568. A  darne notizia è Niccolò Rosselli Del Turco, presidente della Sezione Toscana dell'Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi),