Una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco renziano di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, è stata presentata da 13 consiglieri della sua maggioranza. Contro Biagiotti, che anche presidente di Anci Toscana, si sono schierati 8 consiglieri del Pd (la maggioranza del gruppo, che ne conta 14), 4 di Sel e un ex M5S ora nel gruppo misto. La mozione arriva in un clima di rottura tra Biagiotti e il Pd di Sesto Fiorentino che va avanti da molti mesi. Tempo fa, tra le polemiche, si era dimesso da capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giulio Mariani; quindi, erano arrivate anche quelle della segretaria della federazione di Sesto, Camilla Sanquerin.
L’ex capogruppo Pd: «se si fanno le riforme, bene, altrimenti si va a casa» Al centro delle divisioni, i temi ‘caldi’ della realizzazione dell’inceneritore fiorentino in località Case Passerini (nel territorio di Sesto) e dell’ampliamento aeroportuale che insiste nell’area vicina. «Alla base di questa decisione – spiega oggi Mariani – c’è l’impossibilità di non poter politicamente andare avanti: dopo un anno di mandato Biagiotti, il risultato è completamente fallimentare. L’attuale amministrazione è incapace di dare risposte ai cittadini, non ha un programma nè la voglia di confrontarsi e condividere proposte e idee. Abbiamo dovuto adottare lo stesso approccio di Renzi con il governo Letta: se si fanno le riforme, bene, altrimenti si va a casa», ha concluso l’ex capogruppo.
Nardella: «Vada avanti» «Ho espresso alla collega Sara Biagiotti tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà, perché sono rimasto sbigottito di fronte a questo atto, che trovo di slealtà grave nei confronti di un sindaco che ha ricevuto più del 56% dei voti dei propri cittadini appena un anno fa. Quindi la incoraggio ad andare avanti». Così, a margine di una iniziativa a Sesto Fiorentino, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato la presentazione della mozione di sfiducia. Ma, spiega Nardella, «Sara non è sola. Ha tutte le istituzioni dalla sua parte – ha sottolineato – vada avanti per un progetto di sviluppo per tutta l’area metropolitana che porta occupazione e finalmente ci consente di uscire da polemiche che vanno avanti da trent’anni e da trent’anni tengono congelato il territorio». Biagiotti, presente all’iniziativa di stamani, non ha voluto commentare.