SIENA – “I terremoti a Siena sono in grado di produrre danni anche significativi agli edifici senza però generare crolli”. A dichiararlo il prof. Dario Albarello, esperto di terremoti e docente dell’Università di Siena.
“Questo vuol dire che adottando opportuni comportamenti ci si può difendere dal tipo di terremoto che finora ha interessato la città – ha aggiunto -. Anche in passato la sismicità di Siena è stata caratterizzata da lunghe sequenze di eventi che, nei casi peggiori sono durate settimane”.
Difficile fare previsioni, la certezza è che da ieri notte c’è una striscia continua. “Le sequenze non vanno considerate come un segnale positivo: non è vero rendano meno probabile un terremoto intenso – ha evidenziato ancora Alberello -. E’ vero il contrario: più terremoti ci sono e maggiore è la probabilità che in futuro possano essercene di più intensi”.
Da qui una serie di consigli utili da parte del docente in queste situazioni: “Quindi bisogna essere preparati. In questi casi e soprattutto per quanto sappiamo essere accaduto a Siena negli ultimi secoli, il luogo più sicuro durante il terremoto è la propria casa: fuggire durante le scosse vuol dire esporsi agli effetti di oggetti in caduta (tegole, camini, elementi decorativi sulle facciate dei palazzi) che possono rivelarsi mortali. Quindi rimanere in casa, possibilmente sotto un tavolo robusto o vicino a strutture portanti e comunque lontano da balconi e finestre”.
E ancora: “Se si decide di uscire bisogna farlo attendendo una lunga pausa fra le scosse, chiudere i rubinetti del gas, decidere come uscire (per esempio evitando gli ascensori) e dove andare (lontano dalle facciate dei palazzi e da oggetti sospesi come i lampioni). Non fuggire scalzi e non ben coperti: potreste rimanere fuori casa per ore o giorni. È necessario mantenere la calma e la lucidità e questo può essere ottenuto solo se si è pronti, anche psicologicamente”.
Infine, quella che dovrebbe essere una presa di coscienza collettiva: “Ci sono sempre persone che dipendono da noi (bambini e anziani) che dobbiamo aiutare e rassicurare. Durante le sequenze è bene tenere l’auto fuori dalla rimessa e preparare coperte o quanto possa servire. Bisogna ricordare che ciascuno al momento del terremoto è solo con i suoi familiari e non può aspettarsi aiuti immediati dalle Autorità preposte”.