MONTECATINI TERME – C’è forte preoccupazione tra i sindacati circa il destino delle Terme di Montecatini (Pistoia), dopo che al bando pubblicato dalla società, e avente l’obiettivo di cedere la maggioranza delle quote azionarie da parte di Regione Toscana e Comune di Montecatini, ha risposto solo una società della Repubblica Ceca (Perseus Group), attraverso una controllata inglese con base a Manchester.
«L’unica proposta arrivata – dice Alessandro Cartei della Filcams Cgil – è risultata oltretutto incompleta, tanto che le Terme concederanno una proroga al bando. La preoccupazione è reale e va di pari passo con i continui spiragli di luce che si accendono e si spengono attorno all’azienda». A livello regionale, come spiega ancora Cartei, esiste un protocollo d’intesa che dovrebbe tutelare i lavoratori anche nel caso dell’arrivo di un privato.
Ma i dipendenti delle Terme non vivono certo momenti tranquilli. «Già ora – osserva Simone Pialli della Fisascat Cisl – il personale è ridotto all’osso e gli stagionali vengono impiegati per un periodo sempre più breve ogni anno che passa. Un investitore privato garantirebbe la continuità dell’attività, ma la coperta resterebbe comunque corta. E neanche possiamo più sperare in un piano di risanamento pubblico, che sarebbe contrasto con quanto previsto dalla legge Madia. Purtroppo lo spettro di una messa in liquidazione della società per noi resta uno scenario possibile».