La sconfitta di domenica scorsa a Genova contro la Sampdoria ha riportato alla luce in casa viola difetti che le vittorie interne contro Inter ed Udinese non avevano spazzato via. Infatti la Fiorentina stagione 2014-2015 oltre che difettare in termini di solidità difensiva, ha il grande problema di andare frequentemente in difficoltà dal punto di vista della personalità. Non solo gli errori dei singoli si rendono macroscopici alla luce del fatto che ci si aiuta poco sul campo e, manca un senso di squadra ma nessuno si fa trascinatore nei momenti piu’difficili dei 90’ di gara. E così basta un episodio, come il fallo da rigore di Aquilani che ha portato all’1 a 0 doriano, o la palla persa a centrocampo che ha consentito agli uomini di Mihajlovic di segnare la terza rete, per far squagliare ogni idea di gioco e volontà di recuperare nel risultato.
Tutte le speranze riposte in Gomez Ad oggi la Fiorentina non ha né un’idea base dal punto di vista tecnico-tattico, né possiede un calciatore che abbia un rendimento costantemente positivo o in fase di ascesa. Il nuovo infortunio nel reparto d’attacco, quello di Federico Bernardeschi, rende poi le scelte, almeno fino a fine 2014, dell’allenatore Vincenzo Montella, vincolate a due sole punte ed una serie di trequartisti o fantasisti che rappresentano autentiche incognite. Detto dell’involuzione di Juan Gulliermo Cuadrado, evidentemente prigioniero ancora delle voci di mercato che la scorsa estate lo volevano un giorno in direzione Barcellona e l’altro in viaggio per Manchester, sponda United, a questo punto tutte le fiches sul tavolo delle grandi ambizioni viola vengono riposte in Mario Gomez, riapparso in campo contro la Sampdoria dopo un nuovo stop lungo un mese per un problema alla coscia rimediata a fine settembre contro l’Atalanta. Il sogno del calciomercato estivo 2013, diventato realtà in una giornata di metà estate in cui ad accoglierlo c’erano nel giorno della presentazione circa 20 mila tifosi, si è trasformato ben presto in un incubo, con un doppio stop nella passata stagione che di fatto ha tagliato fuori dalle scelte di campo l’ex bomber di Stoccarda e Bayern Monaco per circa 7 mesi. Vincenzo Montella soltanto sabato scorso ha dichiarato di star vedendo in allenamento un Supermario come mai visto fino ad oggi nei suoi mesi fiorentini.
In campo contro il Paok aspettando i gol di Supermario Ecco che dunque fin dalla gara di giovedì sera contro il Paok, valida per il quarto match del girone K di Europa League, il classe ’85 di Riedling sarà chiamato a dare segnali di fumo positivi, altrimenti il suo acquisto, da molti già catalogato come un bidone, si rivelerà una delle piu’ grosse operazioni negative della storia viola. Le motivazioni in Mario Gomez non mancano: c’è una maglia della nazionale tedesca da riconquistare, un Europeo da protagonista nel 2016 da disputare, e soprattutto da togliersi l’etichetta dalla schiena di campione fragile, fisicamente e psicologicamente. Firenze ha tanta voglia di silenziare i cattivi pensieri e scacciare la sfortuna che sembra aver abbracciato senza sosta i colori viola. Ma adesso il numero 33 gigliato deve parlare soprattutto a suon di gol.