Quando gli hanno comunicato che gli sarebbero rimasti pochi mesi di vita, ha fatto l’unica cosa che ha sempre fatto nella vita: scattare fotografie per testimoniare. E così ha scelto di immortalare se stesso negli ultimi giorni, il declino inesorabile del suo corpo ma anche il sollievo per gli ultimi piaceri: la gita al mare in una giornata di sole, i pranzi con gli amici intorno al suo letto, la lezione via skype dall’hospice a 300 studenti e, soprattutto, il matrimonio con Barbara, con lo scambio degli anelli mentre stava disteso sul letto di casa con le ultime energie. Giancarlo D’Emilio, fotografo professionista pistoiese con una lunga carriera alle spalle, ha continuato a svolgere la sua amata professione fino alla fine, fino a quel 17 febbraio del 2018, quando se ne è andato per sempre. Ha incaricato il fotografo Solimano Pezzella di fotografarlo nei momenti più importanti affinché la sua esperienza potesse essere condivisa da altri malati e dai loro familiari per affrontare la malattia con più coraggio.

Il tempo del sollievo Il risultato di queste fotografie è il libro di testo e immagini ‘Il tempo del sollievo’ (edizioni Atelier). Contiene fotografie che ritraggono la vita quotidiana degli ultimi mesi di Giancarlo: una foto lo ritrae mentre gli fanno la barba sul letto, un’altra ritrae i suoi piedi diventati gracili mentre si pesa sulla bilancia, un’altra mentre stringe una flebo in segno di sfida. Ma le più suggestive sono quelle che lo ritraggono sorridente e consapevole del destino che l’attende: quella del matrimonio con Barbara, lo scambio degli anelli nel letto della propria casa; e poi la gita al mare in carrozzina, con le coperte e i medicinali, i suoi occhi chiusi mentre prende il sole sul litorale di Livorno; e quella del Capodanno coi fuochi d’artificio, felice per aver resistito ancora un altro giorno, felice di essere ancora vivo. E poi i pranzi e le cene con gli amici intorno al suo letto, la sua casa aperta a tutti. E ancora, poche ore prima di morire, la lezione di fotografia via skype dal letto dell’hospice agli studenti dell’Istituto superiore Capitini di Agliana, in cui Giancarlo ha riflettuto sul valore del tempo.  Una parte dei proventi del libro sarà destinata alla Fondazione File, Fondazione italiana di leniterapia, i cui medici volontari hanno assistito Giancarlo nell’hospice di Prato.