Adesso è ufficiale. Niccolò Guicciardini ha rassegnato le dimissioni da segretario provinciale del Partito Democratico di Siena. Una decisione nell’aria già da tempo e che arriva dopo mesi di attacchi e di botta e risposta. Sul post su Facebook in cui annuncia il suo passo indietro, Guicciardini parla di «dimissioni irrevocabili da segretario provinciale del PD di Siena davanti alla direzione, ai segretari e ai sindaci. Sono stati anni di impegno straordinario e nei quali ho conosciuto centinaia di persone meravigliose – prosegue -. So che é un gesto che non va molto di moda, ma sono convinto che servisse questa scelta perché non ha senso ricoprire un ruolo se si sente di non poter incidere realmente e nella direzione giusta. Restano il mio impegno e la mia passione che non scompariranno».
Niccolò Guicciardini lascia la direzione del Pd di Siena Sulle pagine della Nazione, Guicciardini aggiunge: «Era impossibile per me portare avanti un percorso di cambiamento. Il partito era sempre più avviato sulle dinamiche interne che su quelle esterne». Correnti, fazioni opposte, schieramenti. Durante la segreteria-Guicciardini sono stati questi i termini più ricorrenti quando si doveva parlare del Pd di Siena. In città come in provincia. L’onda del consenso per Matteo Renzi ha travolto un Guicciardini che eppure aveva provato a cavalcarla: dopo una prima fase di appoggio a Bersani, c’era stato modo di ‘convertirsi’ e di dichiarare il suo appoggio all’attuale premier. Ma ciò non gli ha fatto evitare attacchi da più fronti. Il fuoco amico lo ha preso di mira a più riprese. Spesso in maniera decisa: per informazioni chiedere al neo-presidente della Commissione sanità in Consiglio regionale Stefano Scaramelli che, all’indomani del boom elettorale alle elezioni per il rinnovo della presidenza della Regione Toscana, aveva chiesto apertamente un passo indietro da parte dello stesso Guicciardini.
Attacchi, correnti e fazioni opposte Ma gli attacchi di Scaramelli sono stati solo gli ultimi in ordine temporale, visto che Niccolò Guicciardini è stato segretario provinciale del Pd nella fase più turbolenta e agitata della crisi politica cittadina. Tre anni in cui è successo di tutto: dalla crisi del Monte dei Paschi a quella del Comune di Siena, dalle dimissioni di Franco Ceccuzzi alle inchieste che hanno riguardato l’ex sindaco di Siena sul crak del Pastificio Amato. Poi c’è stata l’ascesa del nuovo primo cittadino senese, Bruno Valentini, con quella Siena Cambia che inizialmente sconquassò lo ‘status-quo’ dell’apparato politico dem, aggiudicandosi le primarie contro l’allora segretario comunale Pd Alessandro Mugnaioli. Siena Cambia, poi, vide attenuarsi la sua spinta sotto l’influenza delle correnti politiche cittadine, sempre interne al Pd, indispensabili per un sindaco, Valentini, al fine di governare una città come Siena in cui ancora gli equilibri politico-amministrativi sono molto labili. È da lì sono scaturite nuove frizioni. La segreteria-Guicciardini è sempre stata soggetta alle correnti che hanno attraversato il partito: i consiglieri comunali e i dirigenti di città contro i sindaci e tutta la provincia, con sempre presente l’ombra dell’ex presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci che, con l’Associazione Confronti, ha sempre chiesto le dimissioni del segretario provinciale dem.
Il futuro del Pd di Siena Adesso che queste sono arrivate cosa succede? Per il momento il Pd della provincia di Siena è una nave in tempesta senza comandante al timone. I nomi per andare a coprire la carica di nuovo segretario sono molti ma la direzione in cui Guicciardini ha rassegnato le dimissioni non ha trovato il suo momento di sintesi. La sede è vacante, anzi vacantisisma. Scaramelli e Bezzini, i due consiglieri regionali senesi del Pd, non hanno espresso una loro posizione. Stesso dicasi per l’Unione comunale del Pd di Siena. L’impressione è che lo scacchiere non si sia del tutto assestato e che – anche da fuori – si stia studiando la prossima mossa. In quale direzione, non è dato sapersi. Le correnti però sono forti, il mare sembra promettere solo tempesta.