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SAMSUNGCentraline telefoniche taxi ancora inaccessibili quest’oggi dopo il blocco avvenuto ieri a Firenze, e segnalazioni alla Polizia Municipale di cittadini che spiegano di non aver potuto prendere le vetture bianche, mentre i vertici delle due cooperative che gestiscono il servizio in città, Socota e Cotafi(il 4390 e il 4242), che sono irraggiungibili. Questa la situazione all’indomani dell’annuncio fatto dall’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini dell’ok in giunta comunale a Palazzo Vecchio di una delibera che dà il via libera a un concorso per il rilascio di 100 nuove licenze taxi (70 permanenti, 30 temporanee), in programma nei prossimi mesi.

Il sindaco Nardella: «Faremo tutte le verifiche opportune» I tassisti hanno giustificato il problema alle proprie centraline come un “problema tecnico”. «Faremo tutte le verifiche opportune, anche con le autorità di vigilanza perché si tratta di un servizio pubblico – ha spiegato a margine di un evento svoltosi stamattina a Firenze il sindaco Dario Nardella – Vogliamo capire se si tratta di un’interruzione voluta o se, come ci viene detto dai tassisti, di un incidente, di una problematica seria». Dalle verifiche fatte sulla rete Telecom non risulta alcun guasto? «Le faremo anche noi – ha aggiunto il sindaco – Detto questo mi auguro che i tassisti, verso i quali non c’e’ alcun tipo di odio ma semplicemente un impegno a far funzionare meglio il servizio, non scarichino sui fiorentini e sulla città le proprie riserve sulla nostra decisione. Perché in presenza di un confronto anche aspro, dove siamo pronti a ribattere sui contenuti, non si può toccare la città: questo non lo possiamo accettare». L’assessore Bettarini così aveva commentato ieri l’aumento di licenze di taxi in città: «La decisione è presa, questa è una parte della nostra posizione che non si può discutere. Abbiamo provato a farlo, ma non c’è stato nessun tipo di apertura da parte delle associazioni: allora diciamo che siamo disposti a discutere di altre questioni, come la disciplina dei turni, del numero telefonico unico, ma a Firenze servono più taxi e noi andiamo avanti su questa idea. Su questa parte della questione la discussione è chiusa». Un altro fronte aperto, aveva spiegato ancora Bettarini, è la «geolocalizzazione: è un errore che vi si oppongano, perchè rende più trasparente il servizio dei taxi.  Noi non sappiano ad oggi, dove sono i taxi e questo nel 2015 è assurdo. Una chiusura su questo mi sembra sbagliata».

Confartigianato: «Il Comune calpesta i diritti di una categoria intera» Sullo scontro fra le due principali associazioni di gestione dei taxi fiorentini e il Comune di Firenze è intervenuta questo pomeriggio anche Confartigianato. «È un atto di una scorrettezza politica ed istituzionale che non ha precedenti nel confronto con le categorie economiche – ha dichiarato Marzio De Vita, presidente di Confartigianato taxi commentando la decisione del Comune di Firenze di aumentare il numero delle licenze taxi – Dopo mesi di schermaglie mediatiche, dopo un primo incontro in cui si sono appena delineate le rispettive posizioni e alla vigilia di un secondo appuntamento il Comune ha improvvisamente deciso di chiudere ogni spazio alle trattative. Un atto gravissimo, antidemocratico, che va oltre il diritto degli amministratori a governare e calpesta i diritti di una categoria intera. Avevamo calato sul piatto un progetto di investimenti da 1 milione di euro, denaro solo nostro, che avrebbe dotato la città di un sistema taxi moderno, all’avanguardia in Italia, garantendo risultati superiori a qualsiasi aumento di licenze. È evidente che Palazzo Vecchio ha preferito lo spot al miglioramento del servizio, spostando banalmente tutto su un piano politico. E’ chiaro che l’atteggiamento collaborativo e propositivo con cui ci eravamo lasciati una settimana fa è ormai svanito. Tra qualche ora ci incontreremo con le altre rappresentanze e con i corpi sociali e stabiliremo la nuova linea, ivi comprese azioni di protesta adeguate all’evoluzione della situazione, ma sempre nel rispetto dell’utenza».  Questo pomeriggio si sta svolgendo a San Bartolo a Cintoia un’assemblea delle due principali cooperative di taxi fiorentine proprio dopo il via libera alle 100 licenze in più decisa dalla giunta di Palazzo Vecchio. «Il grande spot del decisionismo fine a se stesso ha colpito ancora. Hanno distrutto le capacità di risposta del trasporto di linea con una privatizzazioneche calpesta i diritti degli utenti – ha dichiarato Claudio Giudici, presidente del 4390 – hanno lanciato una mega-cantierizzazione, senza pensare a misure di sostegno della mobilità pubblica e che impedisce a taxi e bus di muoversi efficacemente. Per distrarre l’opinione pubblica da quelle che sono le vere cause del traffico in cui si trovano ogni giorno i fiorentini, hanno fatto questo spot delle 100 licenze taxi con in mano lo scalpo dei tassisti».