Il valore complessivo degli interventi per il nodo fiorentino dell’Alta velocita’ lievita a 1,6 miliardi di euro. A comunicarlo e’ stato l’assessore ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli con una informativa della giunta regionale all’assemblea toscana. Il costo include i 700 milioni di euro dell’iniziale appalto e gli interventi collaterali, come il contributo al sistema tranviario, la mitigazione del rumore per la linea ferroviaria in superficie. La Regione deve vagliare la proposta di revisione del progetto avanzata da Rete ferroviaria italiana (Rfi), che salva il sottoattraversamento per i treni ad alta velocità, ma senza la stazione interrata Foster-Belfiore. Al momento, palazzo Strozzi Sacrati non ha sciolto la propria riserva sulla modifica all’infrastruttura avanzata da Rfi. Tuttavia, Ceccarelli ha ribadito il criterio guida per la Regione: «Quello che dobbiamo stabilire – ha spiegato al Consiglio regionale- è se il principio della centralità della stazione di Santa Maria Novella, che si afferma nella revisione di progetto presentata da Rfi, sia coerente con la realizzazione di un tunnel che attraversa Firenze, ma che non prevede fermate di Alta velocita’; nonche’ con una fermata alta velocita’ a Campo di Marte, il cui utilizzo dipendera’ dagli obiettivi e delle previsioni attuali e futuri del trasporto di lunga percorrenza».
Serve la certezza dei tempi di realizzazione Dalla Regione arriva un avvertimento: «È sicuramente plausibile ragionare sulle possibilità di ottimizzazioni progettuali, ma non a tutti i costi – ha fatto sapere – quello che per noi resta una priorità assoluta e’ superare i problemi del trasporto ferroviario regionale nel nodo fiorentino, per dare così piena attuazione ai programmi della Regione Toscana di incremento dei servizi regionali e metropolitani di connessione tra servizi regionali e di alta velocita’, con orari altamente integrati fra le diverse direttrici». Un altro punto fondamentale, è «la certezza dei tempi di realizzazione dell’opera», verificando l’iter procedurale in maniera approfondita per la «approvazione di eventuali varianti». Tutto questo, poi, deve essere incardinato in un percorso condiviso con gli enti locali. A tal proposito, ha sostenuto, «abbiamo già convocato per i prossimi giorni un nuovo incontro con i sindaci dell’area metropolitana e non solo». Confermando in toto anche gli obiettivi, ovvero: «centralità della stazione di Firenze Santa Maria Novella, forte connessione di Firenze con il servizio ad Alta velocità, necessità di realizzare il miglior collegamento possibile tra servizi veloci e il trasporto regionale; e, infine, certezza dei tempi per la realizzazione del progetto».