Per compensare i tagli ai trasferimenti nazionali i Comuni toscani hanno, in media, raddoppiato in tre anni le loro tasse. Forti le differenze, con Comuni che hanno incrementato di poco la pressione fiscale e altri che l’hanno triplicata. E mentre c’è chi, a fronte di un’alta tassazione, offre molti servizi, altri chiedono molto ai propri cittadini, ma restituiscono pochissimo sul fronte sociale.
La ricerca Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca realizzata dalla Fnp-Cisl della Toscana su un campione di comuni che copre tutte le province della regione e comprende tutti i capoluoghi di provincia, dal 2011 al 2013. La ricerca conferma quindi che il ‘federalismo fiscale’ italiano si è tradotto in un incremento generalizzato di tasse per i cittadini e rende conclamata la necessità di una vera, profonda e seria riforma del fisco nel nostro Paese. Il dettaglio dei dati, con la classifica dei comuni più ‘tassatori’, il confronto tra quanto è stato chiesto ai cittadini e quanto è stato restituito loro in servizi sociali, i casi virtuosi di comuni che hanno tassato poco e offerto molto, i risultati della concertazione portata avanti dai sindacati a livello comunale, saranno presentati in una conferenza stampa venerdì 13 marzo nella sede della Cisl Toscana, via Dei 2/a Firenze. Alla presentazione dei dati saranno presenti il Segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza e il Segretario generale della Federazione Pensionati Cisl, Mauro Scotti.