«I sindaci dei piccoli Comuni si trovano in una situazione di difficoltà estrema nel fare i bilanci di previsione 2013, con il rischio, per rispettare le scadenze, che siano bilanci non realistici. Chiediamo chiarezza e tempi certi su Tares e Imu, con soluzioni meno onerose per i cittadini che non costringano i sindaci a passare ancora una volta per gabellieri dello Stato». E' la richiesta del coordinatore della Consulta piccoli Comuni di Anci Toscana e sindaco di Sorano Pierandrea Vanni.
 
Fusioni sì ma no a imposizioni dall'alto Nel corso dell'incontro dei rappresentanti dei piccoli Comuni, a cui ha preso parte anche il segretario generale di Anci Toscana Alessandro Pesci, ampio spazio, si spiega in una nota, èstato dedicato anche alla scadenza, fissata al 31 dicembre 2013, per la gestione associata, tramite Unione o Convenzione, delle funzioni fondamentali (come pianificazione urbanistica ed edilizia, servizi sociali e altro) per i Comuni sotto i 5000 abitanti, o 3000 se montani. La riunione, prosegue la nota, è stata anche l'occasione per fare il punto sul quadro attuale relativo alle fusioni tra Comuni in Toscana, che vede nella nostra regione oltre 50 enti locali coinvolti. «Come Anci Toscana – ha aggiunto Vanni – siamo favorevoli a quei percorsi di fusione che partono dal basso e vedono protagoniste le amministrazioni comunali. Diciamo no invece alle fusioni imposte dall'alto e a chi propone le fusioni come rimedio a problemi di tipo economico, anche perché non vi è ad oggi certezza che le risorse statali previste per questo scopo siano sufficienti per tutti».