Un abitante su due a Valdicastello nel comune di Pietrasanta, è contaminato da tallio. Contaminazione da tallio nelle urine e nei capelli degli abitanti di Valdicastello, nel comune di Pietrasanta,. E’ quanto emerso dalle analisi su urine e capelli degli abitanti che hanno deciso di pagare privatamente gli esami effettuati a Milano. I risultati sono definiti «preoccupanti».
Il Comitato: «Non sappiamo quali danni sulla salute» Secondo i dati in possesso del comitato, un’ottantina di campioni tra le urine esaminate presentano contaminazione da tallio, così come in alcuni casi è stata accertata anche la contaminazione di capelli per un’esposizione molto superiore alla norma. I risultati degli esami eseguiti, riferisce il presidente del Comitato Luigi Pelliccioni, saranno ora acclusi all’esposto presentato alla Procura di Lucca. «Ad oggi – spiega – non sappiamo quali danni potrà avere in futuro sulla salute, restano dubbi su possibili danni permanenti».
Nei capelli tallio 300 volte oltre il valore limite L’analisi, effettuata dall’Istituto di Medicina legale e tossicologia forense dell’Universita’ di Milano, e’ stata effettuata su 88 dei più di 700 campioni raccolti nella prima metà di ottobre, subito dopo l’ordinanza di non potabilità dell’acqua. I dati evidenziano chiaramente – riferisce il comitato – che, sulla base dei valori di riferimento riportati dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 55% dei campioni analizzati presenta contaminazione da tallio. La contaminazione riguarda la popolazione della zona alta di Valdicastello (Rezzaio/Via Goito/ Piovane/ S. Maria) che utilizzava regolarmente l’acqua della rete sia per cucinare sia per bere. Risultano lievemente esposte le persone dell’alto Valdicastello che usavano l’acqua della rete solo per cucinare e quelle del medio Valdicastello che facevano regolarmente uso di acqua della rete per bere e cucinare. Nei campioni di persone della zona bassa del paese (Nella/Casone/Pieve S. Giovanni) si riscontrano valori tutti inferiori al limite di esposizione. Significativo viene definito anche il valore di tallio riscontrato in due campioni di capelli analizzati uno dall’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Milano ed un altro fatto analizzare privatamente da un laboratorio d’analisi negli Stati Uniti: circa 300 volte superiore al valore di riferimento in un caso e circa 250 volte il valore di riferimento nell’altro caso.