“La Ciclopista del Trammino” è lunga quasi dieci chilometri e si sviluppa lungo l’antico tracciato del tram su rotaie, da cui prende il nome, che ha terminato le corse negli anni ’60; comprende il tratto da La Vettola (via vecchia Livornese) alla stazioncina di Marina di Pisa.

Il 2 agosto 2019 il Comune di Pisa aveva approvato il progetto esecutivo della “Ciclopista del Trammino” e i lavori, espletate dalla società strumentale Pisamo le gare per l’affidamento, erano iniziati il 15 dicembre 2019. L’importo complessivo è pari a 2.843.809,19 Euro, finanziati per il 60% con risorse comunali e il 40% con contributo regionale POR FESR 2014-2020. L’intervento rientra nel progetto più ampio di “Ciclopista dell’Arno”, inserito nel Programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021, per un costo complessivo di 6,7 milioni di euro che comprende anche la realizzazione, tra l’altro, del “Ponte Ciclopedonale Cisanello e tratti limitrofi” e altri tratti a completamento dell’asse ciclabile est-ovest.

«Ogni inaugurazione è il momento finale di un processo lungo e laborioso. Quando si tratta di un’opera pubblica siamo di fronte a un momento di festa per tutta la comunità. Perché il territorio in cui viene realizzato qualunque intervento, dal più piccolo al più grande, si arricchisce di una nuova infrastruttura che porta sviluppo, migliora la qualità della vita di tutti noi, fa nascere nuove opportunità.

“Oggi celebriamo un’opera importante e strategica per il nostro territorio: la ciclopista significa collegare Pisa al suo mare, vuol dire incentivare la mobilità sostenibile, rappresenta una nuova freccia al nostro arco della promozione turistica, rappresenta il ricongiungimento alla storia e alla tradizione della comunità pisana ripensando ai nostri nonni che dalla città raggiungevano le spiagge del Litorale salendo sul Trammino – ha detto il Sindaco di Pisa Michele Conti – Sul percorso alcuni cartelloni rievocano i tempi passati, la pedalata di stamani ci proietta verso il futuro. Oggi è un giorno di festa e non c’è spazio per le polemiche: chi ha avuto l’idea, chi l’ha progettata, chi ha trovato una parte dei finanziamenti e chi l’ha realizzata, ognuno per la propria parte, ha permesso di essere qui oggi a tagliare il nastro.

Le grandi imprese spesso nascono dalla contaminazione delle idee dei cittadini, soprattutto in una città piena di saperi come Pisa. Quelle stesse idee vengono abbracciate dalle amministrazioni pro tempore e sviluppate. E’ anche il caso della ciclopista del Trammino: alcuni anni fa un docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni a Pisa propose a PISAMO di progettare e tracciare questo percorso e da lì nacque tutto. Io sono molto orgoglioso, oggi, di averlo accanto a me quel docente, nella veste di assessore all’Urbanistica: a Massimo Dringoli va gran parte del merito di questa realizzazione.

Nel tempo c’è stato un consenso diffuso e una raccolta firme trasversale di sostegno alla realizzazione dell’opera, argomento che arrivò in Consiglio Comunale dove un atto approvato all’unanimità diede il via al processo. Fra i protagonisti di queste azioni vorrei ricordare una persona per tutte, che ha creduto in questo sogno ed è scomparso qualche anno fa: Paolo Mancini, oggi è qui con noi. Una volta insediati potevamo fare scelte diverse e individuare altre priorità su cui mettere le risorse: invece abbiamo finanziato per la parte mancante l’opera, abbiamo appaltato i lavori e li abbiamo portati a compimento in tempi rapidi, nonostante gli ostacoli incontrati a causa dei mesi di pandemia. Ne siamo orgogliosi, molto. Consapevoli che le opere pubbliche non sono di questa o di quella amministrazione ma sono dei cittadini. A loro la consegniamo raccomandando che ne abbiano cura”.

L’intervento si compone di tre lotti: il primo da La Vettola fino a San Piero a Grado [lunghezza 2.600 metri, importo complessivo 720.293,85 euro, realizzato da Giuliani/Slesa ati], il secondo da San Piero fino al Porto di Marina [lunghezza 5.600 metri, importo complessivo 1.721.050,38 euro, realizzato da Forti/Del Debbio/Cld ati], e l’ultimo, dal Porto alla vecchia Stazioncina di Marina di Pisa [lunghezza 1.400 metri, importo complessivo 402.464,96 euro, realizzato da Duerre costruzioni]. I lavori, iniziati nel novembre scorso, sono stati interrotti nei tre cantieri solo nel mese di marzo a causa del lockdown per l’emergenza Covid-19, ma già ai primi di aprile erano subito ripartiti.

La larghezza della pista anziché di 3,00 metri, previsti per piste di maggiore importanza a doppio senso, è stata realizzata di 3,5 metri per consentirne la fruizione anche a chi svolge attività podistica. Sono state realizzate aree di sosta in corrispondenza delle vecchie stazioni ferroviarie di San Piero a Grado, Marina Bocca d’Arno e Marina di Pisa, attrezzate con panchine, tavoli da picnic, fontanelle, rastrelliere per biciclette e contenitori per rifiuti. Dove possibile, i vecchi pali di armamento sono stati ripristinati e conservati a memoria del vecchio tracciato che, per circa metà della sua lunghezza, era coperto da folta vegetazione invasiva sviluppatasi spontaneamente, compresi alberi di alto fusto. Alcuni alberi sono stati lasciati, ove possibile, per ombreggiare il percorso e senza pregiudicare la sua percorribilità.