«Rinnoviamo il nostro appello alla Regione Toscana affinché prosegua la trattativa con Poste Italiane per scongiurare la chiusura degli uffici nei piccoli centri periferici. Ma se, come i fatti degli ultimi giorni sembrano testimoniare, Poste continuerà ad essere sorda e cieca di fronte alle istanze che arrivano dalla popolazione, dovremo sopperire alle necessità della cittadinanza per limitare il più possibile i disagi». Così l’assessore Federico Vigni a seguito di un incontro con il Comitato contro la chiusura dell’ufficio postale di Serre: Poste Italiane ha infatti confermato il piano dei tagli a partire dal prossimo 7 settembre, cancellando di fatto l’esistenza di tanti suoi presidi in numerose frazioni del territorio senese, tra cui Serre di Rapolano. «Se Poste Italiane confermerà la chiusura dell’ufficio di Serre, la nostra azione non si deve fermare – prosegue Vigni –. Anzi, occorre adesso cercare una più larga condivisione con i Comuni interessati dai tagli, affinché tutte le istituzioni prendano in esame una questione così sentita dai cittadini».
«Non è giusto cedere ai ricatti di Poste Italiane – aggiunge Elisa Morbidelli, presidente del Comitato contro la chiusura dell’ufficio postale di Serre -. Le realtà interessate dai tagli sono località dove l’età media delle persone è molto avanzata e dove anche il più breve spostamento può rappresentare un problema di non poco conto».