Un deciso cambio di passo per dare un nuovo slancio all’agricoltura toscana, partendo dai nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale (PSR). Lo sottolinea la direzione regionale della Cia Toscana, secondo cui occorre definire al più presto un quadro di riferimento generale in grado di dare certezza ed univocità ai percorsi dei bandi. È necessario il massimo raccordo tra norme dei bandi e disposizioni procedurali, prevenendo conflitti interpretativi e disallineamenti operativi: linee guida semplici per i singoli bandi, regole trasversali di orientamento dei bandi improntate alla chiarezza e finalizzate ad uniformare le norme dei singoli bandi. Ma anche norme procedurali strettamente coordinate con le linee guida, improntate alla massima semplificazione e snellezza operativa.
«Sulle risorse – sottolinea il presidente Cia Toscana Luca Brunelli -, poiché le esigenze del settore agricolo e delle aree rurali, sono di gran lunga superiori alla disponibilità di risorse del PSR, occorre concentrare al massima le risorse verso le priorità strategiche individuate, confermando l’impegno su alcune misure, come le indennità compensative, e proseguendo l’impegno prioritario su giovani, investimenti, filiere, biologico, innovazione. Occorre il massimo impegno da parte della Regione Toscana affinché vengano rigorosamente rispettati i tempi di emanazione dei bandi e dei successivi adempimenti procedurali».
Per il Piano Agricolo Regionale la drastica riduzione delle risorse disponibili per il finanziamento del PAR, rischia di sacrificare azioni che in questi anni hanno contribuito a sostenere settori in forte difficoltà, soprattutto in campo zootecnico. Occorre definire un quadro di priorità sulla base delle risorse disponibili: smaltimento carcasse, blue tongue, acquisto riproduttori, prevenzione e risarcimento dei danni da predazione, rappresentano interventi essenziali se non si vuole abbandonare a sé stessa la zootecnia toscana. Approfondito capitolo, durante la Direzione regionale Cia, quello dedicato ai pagamenti PSR e PAC: si registra una situazione preoccupante, con gravi ritardi, sia per le domande del PSR 2007-2013, che per il primo pilastro della PAC. Occorre disincagliare questa situazione – precisa la Cia -, che sta mettendo in grande crisi di liquidità molte imprese. Sul PSR 2007-2013: vi sono ritardi, non più accettabili, legati in parte alla chiusura delle istruttorie ed in parte a problemi di disponibilità finanziarie della Regione Toscana: occorre pagare subito e chiudere quanto prima il PSR 2007-2013. Non sono giustificabili ulteriori ritardi, che riguardano in molti casi investimenti realizzati da 2-3 anni. PAC Primo pilastro: la disastrosa gestione Ministero-AGEA, unita alla complessità di una PAC che doveva essere all’insegna della semplificazione, ha generato ritardi gravissimi nei pagamenti. La Cia Toscana chiede alla Regione un impegno deciso nei confronti delle Istituzioni nazionali, affinché si arrivi rapidamente alla definizione dei titoli PAC e si proceda senza ulteriori rinvii al saldo dei pagamenti della PAC 2015.