È l'appendice della stagione passata o il primo atto della nuova? È questo il dubbio amletico che accompagna storicamente la finale di Supercoppa italiana che, per quello che concerne la pallacanestro italiana, va in scena questa sera a Siena. Di fronte si ritrovano i campioni d'Italia della Montepaschi padrona di casa e la finalista della scorsa Coppa Italia Varese, grande avversaria nei playoff proprio di quella Mens Sana che nel giugno scorso celebrò l'ottavo scudetto della sua storia, il settimo consecutivo. A discapito proprio di una Varese battuta prima in finale di Coppa Italia e poi estromessa dall'accesso alla finale playoff. Al di là della storia, anche recente, che parla di una rivalità molto accesa tra le due piazze e le due piazze e tifoserie (sfociata tra le altre cose in episodi poco edificanti durante i playoff 2012-2013), la sfida tra Siena e Varese risulta essere una partita che sfugge a qualsiasi tipo di pronostico e previsione. Le due squadre vengono da un'estate in cui è cambiata la guida tecnica, in primis: a Siena Marco Crespi è stato promosso a capocoach per sostituire il partente Luca Banchi; in Lombardia è arrivato Fabrizio Frates, tra l'altro ex poco amato nella città del Palio, per prendere il posto di quel Francesco Vitucci che nella passata stagione ha fatto volare alto la sua Cimberio ed oggi allenatore di Avellino.

Le contendenti alla Supercoppa A livello di roster poi, complice anche la drastica riduzione di budget, Siena si è trovata di fronte ad una vera e propria rivoluzione estiva: la squadra che si presenta ai nastri di partenza per difendere il tricolore è un bel mix di talento che però dovrà migliorare dal punto di vista dell'esperienza e della cosiddetta “chemistry”, la chimica di squadra, vera e propria prova del nove per un gruppo di giovani giocatori di matrice Usa quali Erick Green, Taylor Rochestie, Kim English e Josh Carter. Varese è riuscita a mantenere il gruppo storico che l'anno scorso dominò la regular season di Serie A ma ha dovuto dire addio a quello che è stato il suo faro nella stagione che ha riportato la compagine lombarda nell'olimpo della pallacanestro italiana, cioè quel Mike Green accasatosi al ricchissimo Khmki Mosca Region.

Storia e blasone Tanti spunti di interesse ma anche tanti punti di curiosità dovuti al fatto di voler vedere finalmente queste due squadre all'opera in un impegno ufficiale. Una cosa è certa: in campo scenderanno sicuramente due importanti pezzi di storia del basket tricolore. Nel palmares di Varese c'è una stella, cioè dieci scudetti conquistati sul parquet, 7 Coppe dei campioni, 2 Coppe delle coppe, 4 coppe Italia e una Supercoppa italiana, data 1999, anno dell'ultimo successo tricolore per i lombardi. Titoli arrivati soprattutto negli anni '70 ma ciò non toglie assolutamente fascino e blasone a una nobile piazza della pallacanestro italiana. Siena è ormai ai vertici anche nel basket europeo sebbene l'unico successo continentale sia la Coppa Saporta del 2002. Nel frattempo però, la bacheca senese si è arricchita di 8 scudetti (gli ultimi 7 di fila dal 2007 al 2013), 5 Coppe Italia (anche queste consecutive dal 2009 al 2013) e 6 Supercoppe italiane. La Mens Sana aveva infilato un percorso netto di 13 trofei italiani conquistati in serie che è stato interrotto la passata stagione a Rimini quando Cantù riuscì a soffiare la Supercoppa a coloro che poi avrebbero nuovamente vinto tutto quello che c'era da vincere in Italia nel 2012-2013. Volontà di Siena riprendere il filo del discorso, obiettivo di Varese prendersi una rivincita dopo che la Mens Sana, nelle semifinali playoff, interruppe il cammino della Cimberio verso la finale tricolore la primavera scorsa. Le intenzioni sembrano chiare, ma la risposta la darà solo il parquet del PalaEstra. Alle 20:30 la palla a due, quando prenderà ufficialmente il via una nuova – speriamo avvincente – stagione cestistica.

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