PRATO – Tre arresti e 40 indagati nell’inchiesta della Procura di Prato che ipotizza il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato nei lavori di ristrutturazione edilizia per il bonus facciate.

Le spese sono state effettuate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022. Il primo a essere messo agli arresti domiciliari è stato oggi un imprenditore edile originario di Foggia che era impegnato su un cantiere a Novi Ligure (Alessandria). Le altre misure di custodia firmate dal giudice per le indagini preliminari Marco Malerba sono in corso di esecuzione.

A indagare la Guardia di Finanza di Cesena, ma il fascicolo è stato aperto dalla Procura di Prato in quanto si contesta il riciclaggio, in cui sono coinvolte numerose aziende cinesi fantasma.