«Sarà un bilancio finalmente, dopo diversi anni, in utile». Così il presidente della Fondazione Mps Marcello Clarich ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano anticipazioni sul bilancio consuntivo 2016 dell’ente che sarà approvato il 28 aprile dalla Deputazione Generale. Clarich, a margine della conferenza stampa di presentazione del bando Sienacondivisa promosso dalla stessa Fondazione in collaborazione con Comune di Siena e associazione Labsus, ha poi aggiunto in merito al bilancio consuntivo: «Ritengo che sia un buon risultato per dare il senso di una Fondazione che ha superato il guado tra una situazione molto precaria ed una di normalità e quindi è anche di buon auspicio per il futuro». Lo scorso anno l’ente di Palazzo Sansedoni aveva chiuso il bilancio 2015 con un disavanzo di 15 milioni di euro. L’ultimo bilancio in utile era quello del 2013 altrimenti bisogna risalire al 2009 se si valuta solo la gestione corrente.
«Mancano nominativi per la Dg» «Non sono ancora pervenuti i nominativi di Provincia di Siena, Università di Siena e Mibact» per la composizione della deputazione generale della Fondazione Mps. A rivelarlo è lo stesso Clarich. I tre enti nominanti dell’organo di indirizzo della Fondazione Mps hanno tempo fino al 28 aprile per indicare 2 nominativi per quanto riguarda la Provincia di Siena, 1 per l’Università di Siena e una terna di nomi dalla quale sarà scelto uno per quanto riguarda il Mibact. Il 28 aprile, con l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 decadrà l’attuale deputazione generale lasciando spazio ai 14 nuovi componenti in rappresentanza degli enti nominanti: Comune di Siena che ne designa 4, Provincia di Siena che ne designa 2, Regione Toscana, Camera di Commercio di Siena, Curia Arcivescovile, Università degli Studi di Siena, Università per Stranieri di Siena che ne designano 1 ciascuno così come la Consulta Provinciale del Volontariato, il Mibact e l’Istituto Italiano di Tecnologia che devono però indicare una terna di nomi tra cui sceglierne uno. «Confidiamo di convocare la nuova Deputazione Generale entro la prima settimana di maggio» ha spiegato Clarich che ha poi aggiunto: «quelle pervenute sono indicazioni di buon livello, una varietà di professionalità diverse con cui credo si possa fare un buon lavoro in una Fondazione risanata concentrandosi di più sulle progettualità». «Non sono emerse particolari criticità» ha infine concluso Clarich rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se i nominativi indicati rispondessero ai requisiti richiesti dallo statuto dell’ente.