Si procederà all'esame del dna su uno degli scheletri ritenuti significativi per dare un volto a Lisa Gherardini, modella per la Gioconda di Leonardo da Vinci. Lo ha annunciato oggi Silvano Vinceti, responsabile della ricerca avviata dal Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici e culturali.

Tra quattro mesi i risultati La decisione è stata presa dopo aver appreso l'esito dei test al carbonio 14 sui resti di tre scheletri ritrovati nel convento di Sant'Orsola: due sono risultati di alcuni decenni precedenti la morte di Lisa Gherardini avvenuta il 15 luglio 1542, mentre per il terzo non è stato possibile stabilire la data, visto il cattivo stato di conservazione. Da qui la scelta di procedere all'esame del dna. «Inizia così l'ultima fase, quella che non sbaglia e noi speriamo in un risultato positivo», ha commentato Vinceti nel corso di un incontro con la stampa. Nel giro di quattro mesi si potrebbero avere i risultati delle analisi. Nelle prossime settimane si procederà anche, è stato spiegato, al prelievo di campioni sui resti dei discendenti di Lisa Gherardini ritrovati la scorsa estate nella cappella di famiglia Del Giocondo (leggi) e sarà così possibile il confronto con il dna del resto mortale di cui non è stato possibile compiere l'esame del carbonio 14.