Nella terra dei grandi navigatori, legata alle scoperte di Giovanni da Verrazzano e Amerigo Vespucci, nasce un sogno contemporaneo. Tra le colline del Chianti e della Valdelsa il viaggio, inteso come esperienza e percorso di vita, cresce nel desiderio di Ivan Dimov e si realizza in un progetto di dimensioni planetarie, sostenuto dall”organizzazione ‘Salviamo il pianeta’. Un giro intorno al mondo in solitaria, senza scalo e senza appoggio, che toccherà le tre punte, Capo Horne in Argentina, Capo di Buona Speranza in Sud Africa, Capo Leeuwin in Australia, a bordo di un”imbarcazione lunga 5.90 mt, una Coco Minitransat adattata all”impresa. Dimov, 55 anni, è skipper dall’età di 22 anni, ha attraversato l’Atlantico sulla rotta Bahamas, l’Oceano Indiano sulla rotta Madagascar e conosce a menadito tutto il Mediterraneo. Il viaggio si concluderà presumibilmente tra un anno.

Missione di sensibilizzazione per la difesa dell’ambiente Oltre a conoscere ed esplorare mondi lontani, l’obiettivo di Ivan è quello di compiere una missione di sensibilizzazione del patrimonio ambientale marino per rimuovere rifiuti dalle acque del mondo attraverso un sistema di raccolta con la propria barca. É l’avventura personale di un uomo di mare che ama la campagna, destinata a diventare il sogno di tutti, di chi ha a cuore la vita dell”ecosistema, impresa mai compiuta fino a questo momento. Il nome ne tradisce le origini, ma lui originario di Sofia, si sente un barberinese doc e, tra i cipressi e i filari di vigneti vive da 25 anni, conosciuto e apprezzato dai suoi concittadini in particolar modo dai bambini che hanno una vera e propria passione per la sensibilità e l’indole affabile dello skipper bulgaro. Pensa anche a loro, ai piccoli che soffrono, Ivan, quando a poche ore dalla discesa in acqua, in Francia a La Rochelle, sogna di aiutare i bambini disabili e soprattutto i malati oncologici invitandoli a fare un giro in barca durante il viaggio. «Mi fermerò – dice Ivan – solo per dare un sorriso a quei bambini che mi chiederanno di vivere questa esperienza, il mare è fonte di vita».

Un viaggio non privo di rischi Per il resto il navigatore, sentinella dal cuore ambientale, vivrà della sua rotta, consapevole dei rischi della missione. «Mi nutrirò di cibi liofilizzati e di plancton – aggiunge Ivan – comunicherò attraverso un telefono satellitare per aggiornare sui miei spostamenti legati alle variabili dei fenomeni naturali e della presenza di grandi animali marini, come balene, il sonno è un altro aspetto che cercherò di gestire con attenzione non potendomi permettere lunghe dormite ma brevi pisolini, in mare è necessario un continuo stato di veglia». Il Comune di Barberino ha organizzato un evento di saluto e un brindisi all’impresa di Dimov coinvolgendo la comunità che hanno realizzato un video commovente. A rivolgere un saluto speciale nella sala consiliare i vicini di casa e i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli insieme all’assessore all”ambiente del Comune di Barberino Serena Fedi. «Del sogno di Ivan – racconta il sindaco Trentanovi – colpiscono il coraggio e la determinazione; le finalità ambientali e umanitarie del nostro concittadino sono lodevoli perché, come gli occhi di un bambino, guardano al mondo dall”alto annullando confini e distanze e credono nel futuro di ambiente più pulito e vivo».