PISA – Un altro detenuto morto in carcere. Questa volta al Don Bosco di Pisa. Si trattava di un cittadino italiano di 64 anni. Sarebbe uscito nel 2027.

E’ il diciannovesimo che perde la vita dall’inizio dell’anno negli istituti penitenziari italiani. A darne notizia il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”, ha affermato il segretario generale Donato Capece. “Era un ristretto sottoposto al regime di semilibertà, ossia aveva la possibilità di trascorrere parte del giorno fuori dall’istituto per poter espletare l’attività lavorativa. Era rientrato in istituto nel primo pomeriggio adducendo che non si sentiva bene”, ha aggiunto Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sappe.

Il reparto dove sono ristretti i “semiliberi” è all’interno dell’istituto ma staccato dalle sezioni detentive, e considerato il regime detentivo, non c’è una presenza stabile del personale di polizia. Verso le 17 il personale si è recato nel reparto per prelevarlo ed accompagnarlo alla visita dal medico, ma lo ha trovato impiccato con un lenzuolo nel cortile dei passeggi. Sono risultati inutili i tentativi di soccorso da parte del personale di polizia penitenziaria e dei sanitari”.