livajaRiuscirà l’arrivo di Marko Livaja ad Empoli a lenire l’amarezza degli azzurri toscani per la seconda sconfitta consecutiva in campionato, la terza in gare ufficiali da inizio stagione, considerando anche il k.o. casalingo contro il Vicenza in Coppa Italia, che pone attualmente la rosa guidata da Marco Giampaolo all’ultimo posto in classifica in serie A? Sarà il tempo a dire se basterà il ritorno in Italia, via Rubin Kazan, dopo i fuochi e le fiamme dell’esperienza a Bergamo con l’Atalanta, del croato classe ’93 ad aiutare a dare una svolta al gruppo guidato da Massimo Maccarone che,sabato scorso se l’è giocata alla pari contro la corazzata Milan, ma che alla fine ha dovuto soccombere sotto i colpi del duo Bacca-Luiz Adriano.

milan-empoliIl dopo Milan-Empoli E pensare che il pareggio momentaneo di Riccardo Saponara all’altezza del 20’ era per gli azzurri più che meritato a San Siro, con tante chance e molto possesso palla che avrebbero legittimato anche una possibile vittoria per l’Empoli che invece non può che masticare amaro, almeno per altre due settimane, vista anche la sosta del campionato in coincidenza con la sosta del campionato. Il club guidato da Fabrizio Corsi sta completando il suo mercato con l’arrivo del centrocampista Leandro Paredes dalla Roma, proverà lo sprint per Marcel Buchel della Juventus, mentre in contemporanea lascia la cittadina capoluogo della Valdelsa il venezuelano Franco Signorelli. Ma il miglior dottore per la depressione nel tifo azzurro dovrà essere da qui alla ripresa delle ostilità il tecnico Marco Giampaolo. «Non dobbiamo essere soddisfatti del bell’Empoli visto a San Siro perché partite come quelle di sabato scorso le conosco: ti fanno i complimenti tutti ma porti a casa zero punti – ha racconto il mister nativo di Bellinzona –. Bisogna dare un senso al proprio lavoro e all’impegno grande di questa squadra ma poi la classifica dice zero punti. I complimenti fanno piacere ma non servono per accontentarsi perché è un atteggiamento da perdenti. Gli episodi sono il mio rammarico più grande perché poi la squadra ha fatto bene. Gli episodi sono stati tutti negativi anche in virtù di quello che abbiamo creato, la rabbia è in questo. Non dobbiamo tradire i principi che ci hanno portato l’anno scorso a fare tanti punti, perché servirà un’altra grande impresa per salvarsi. La squadra deve essere consapevole delle sue qualità. Durante la sosta dovremmo migliorare tanto e sono certo che lo faremo». «La salvezza non passava da San Siro ma è un peccato non aver portato a casa punti – ha aggiunto Daniele Croce –. A differenza della gara contro il Chievo abbiamo avuto una riunione immediata ed importante. Durante la pausa dovremmo recuperare l’energie, far integrare i nuovi che arriveranno e poi alla ripresa del torneo rendere gli avversari consapevoli che si troveranno una squadra consapevole di ciò che vuole fare in campo e tosta».