Indagini del sottosuolo alla scoperta del passato storico della città. Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento a Volterra con docenti e studenti svedesi che durante l’estate “indagheranno” le ricchezze sotteranee volterrane. Sono stati avviati in questi giorni i contatti con Elena Sorge della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana per concordare i luoghi di studio. Le prospezioni sono in programma dal 4 al 15 agosto e tra aree che potrebbero essere coinvolte dallo studio geofisico ci sono l’acropoli, l’area del Teatro romano, l’area di San Giusto, e le mura etrusche. Si tratterà di prove pratiche per gli studenti svedesi che inizieranno il corso universitario di livello BA e Master comincia l’11 giugno con lezioni a Stoccolma che prevedono l’’introduzione dei metodi e gli istrumenti per le prospezioni geofisiche, fotogrammetria e GIS. I docenti coinvolti saranno 5: Arja Karivieri, Lena Holmquist, Maria Lowe Fri, Andreas Viberg e Ulla Rajala, specialista di GIS e prima direttrice di Nepi survey per la scuola britannica.
Collaborazione Volterra-Stoccolma – La collaborazione, avviata nel 2013 e della durata triennale, si pone l’obiettivo di sviluppare le relazioni turistico culturali tra i due territori attraverso il coinvolgimento degli studenti e, nello specifico, del Dipartimento di Archeologia e Studi Classici dell’Università di Stoccolma. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di sperimentazioni di nuove attrezzature e tecniche digitali per l’archeologia non invasiva. Gli studenti analizzeranno il sottosuolo servendosi di scanner laser 3d e geoprospezioni attraverso varie tipologie di strumenti in diverse aree di Volterra, per rilevare monumenti ed individuare strutture ancora sommerse che possono essere importanti per la storia della città. Gli studi così effettuati potrebbero divenire propedeutici all’apertura di una nuova campagna di scavo