MONTEPULCIANO – “Nessuno dell’azienda sta prendendo in giro i passeggeri o i loro genitori”. Autolinee Toscane “sta lavorando per trovare soluzioni monitorando quotidianamente il servizio, contando i passeggeri presenti a bordo e valutando dei correttivi che, per quanto parziali e consapevolmente non completamente risolutivi, sono stati già attivati nei giorni scorsi, ovvero da quando è stato messo sulla linea extraurbana 112 un mezzo con una capienza di 53 posti a sedere, dunque più grande del precedente”.

Il gestore del trasporto pubblico locale torma a rassicurare genitori e studenti che sulla vicenda degli ragazzi rimasti in piedi sul bus che copre la tratta da Montepulciano a Siena, l’attenzione dell’azienda rimane massima (LEGGI)

Una prima soluzione, a partire da lunedì 7 ottobre, è stata quella di aumentare la capienza del bus fino al massimo possibile. “Una soluzione parziale e non risolutiva” sottolinea la stessa ‘at’ perché in qualità di gestore del servizio di Tpl – “consapevole delle criticità”, già dalla scorsa primavera aveva “presentato un progetto di riorganizzazione del servizio all’ente competente alla programmazione del Tpl, ovvero la Provincia di Siena”. (LEGGI)

Una soluzione ritenuta sicuramente più strutturale quella proposta da Autolinee Toscane e che doveva prevedere “il rafforzamento della tratta tra Pienza e San Quirico d’Orcia con un secondo bus proprio per evitare casi di sovraffollamento a bordo: in sostanza il bus in partenza da Montepulciano alle 13.40 invece di effettuare capolinea a Pienza, proseguirebbe per San Quirico e quindi Buonconvento per poi tornare indietro fino a Montepulciano” specificano da ‘at’.

“Durante lo scorso anno scolastico – spiegano ancora dall’azienda  – questo progetto non è stato ritenuto opportuno dagli enti e, in quella sede, non è andato in porto. Dato che il problema persiste anche in questo anno scolastico, l’azienda ha nuovamente sottoposto il progetto di potenziamento all’attenzione della competente Provincia di Siena e, in attesa della convocazione del Gruppo Trasporti Territoriale preposto alle valutazioni del caso, si attende di conoscere l’esito di questa ulteriore valutazione per poter accogliere le esigenze degli studenti della Val d’Orcia”.

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“Comprendiamo che viaggiare in piedi sulle strade della provincia di Siena non sia particolarmente comodo ma, fino ad un numero massimo che viene indicato dalla carta di circolazione di ciascun autobus, è ammesso e legale” chiarisce ancora il gestore.

“Una foto può essere esaustiva o parziale: dalle immagini pubblicate si vedono studenti che viaggiano in piedi sulla linea 112, ma se l’autista ha iniziato il viaggio lo ha fatto perché in regola con quanto indicato sulla carta di circolazione del mezzo che stava guidando. Talvolta è la percezione a fare la differenza” conclude Autolinee Toscane.