Avrebbe strangolato la moglie all’alba, usando il cavo del computer, per poi chiamare un amico confessandogli di aver fatto «una sciocchezza». Dopodiché è sparito per diverse ore, irreperibile. I carabinieri lo hanno trovato a bordo del treno Roma-Pisa, che viaggiava verso Grosseto. Forse, ipotizzano gli investigatori, stava tornando indietro per costituirsi. È un delitto tutto da ricostruire quello che si è consumato questa mattina in una palazzina di Pozzarello, quartiere di Porto Santo Stefano. Di certo al momento c’è la morte di Anna Costanza, 68 anni, trovata riversa sul pavimento intorno alle 7.30, grazie a una segnalazione da parte dei vicini, nel suo appartamento, dove viveva con Alberto Novembri, 70 anni, l’uomo che aveva sposato in secondo nozze circa un anno e mezzo fa. Quattro figli dal precedente matrimonio lei, tre lui.
L’indagine Sul posto sono intervenuti i Ris dei carabinieri, cercando di ricostruire la dinamica. È intervenuto anche il 118, allertato dal vicinato, ma ormai era troppo tardi. I segni di violenza sul corpo hanno lasciato pochi dubbi agli investigatori circa le cause della morte e subito si è fatta strada l’ipotesi di un omicidio. Impressione subito confermata dal fatto che Novembri avrebbe telefonato ad un amico, confessandogli tutto. L’uomo però non è stato trovato in casa. Per diverse ore non è stato trovato affatto: irreperibile sul cellulare, introvabile in tutta la zona. Neanche ad Orbetello, suo paese d’origine, dove gli investigatori sono andati subito a cercalo. Lo hanno trovato alla stazione ferroviaria di Capalbio Scalo, intorno alle 11.30, su un treno che dalla capitale stava raggiungendo Grosseto. Novembri è stato subito sottoposto allo stato di fermo e condotto nella caserma dei carabinieri di Orbetello per essere interrogato.